1. COLLANA HUMANISTICA
Collana di ambito umanistico-rinascimentale che si compone di due sezioni:
1) saggi ed edizioni critiche;
2) “strumenti” per la ricerca e l'insegnamento universitario, con antologie commentate di autori o di questioni storico-letterarie e saggi a più mani su argomenti di carattere generale.
1-2. CRISTOFORO LANDINO, Scritti critici e teorici, a cura di Roberto Cardini, 1974, vol. I Testi (pp. XXXII + 234), vol. II Varianti e commento (pp. 336).
La prima organica silloge, in edizione critica, dei principali testi teorici, metodologici e dottrinali del maggior critico di letteratura italiana del XV secolo. Il commento è tra i più ampi e approfonditi mai dedicati a un umanista. È costruito sulla base di un previo e sistematico smontaggio di tutte le fonti utilizzate dal Landino per costituire la materia della sua riflessione critica, e rappresenta quindi, oltre che uno strumento indispensabile per penetrare nella struttura ed organizzazione del pensiero landiniano, anche un modello per altri commenti analoghi.
Volume primo. Sommario: Introduzione – Praefatio in Tusculanis – Praefatio in Virgilio – Prolusione petrarchesca – Prolusione dantesca – Proemi ai libri III e IV delle Disputationes Camaldulenses – Proemio al volgarizzamento della Naturalis historia – Proemio al commento dantesco – Orazione dedicatoria al commento dantesco – Proemio al Formulario di epistole – Proemio al volgarizzamento della Sforziada – Proemio al commento oraziano – Proemio al commento virgiliano - Introduzione all’Eneide.
Volume secondo. Sommario: Praefatio in Tusculanis: Varianti e Commento; Praefatio in Virgilio: Varianti e Commento; Prolusione petrarchesca: Varianti e Commento; Prolusione dantesca: Varianti e Commento; Proemi ai libri III e IV delle Disputationes Camaldulenses: Varianti e Commento; Proemio al volgarizzamento della Naturalis historia: Varianti e Commento; Proemio al commento dantesco: Varianti e Commento; Orazione dedicatoria al commento dantesco: Varianti e Commento; Proemio al Formulario di epistole: Varianti e Commento; Proemio al volgarizzamento della Sforziada: Varianti e Commento; Proemio al commento oraziano: Varianti e Commento; Proemio al commento virgiliano: Varianti e Commento; Introduzione all’Eneide: Varianti e Commento.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi.
3-4. Tradizione classica e letteratura umanistica. Per Alessandro Perosa, a cura di Roberto Cardini, Eugenio Garin, Lucia Cesarini Martinelli, Giovanni Pascucci, 1985, 2 volumi (pp. XV + 814).
Raccolta di 35 saggi di studiosi italiani e stranieri (preceduti da una “Bibliografia di A. Perosa”), che rispecchiando i diversi e complementari aspetti dell’attività culturale di Alessandro Perosa, identificano al tempo stesso i momenti e le funzioni tipiche della filologia applicata all’Umanesimo: studio della tradizione delle opere classiche tra Medio Evo e Umanesimo, analisi dell’attività filologica degli umanisti sui classici, edizioni critiche di testi medievali e umanistici, commenti. È pertanto, oltre che un omaggio permanente ad uno dei fondatori della moderna filologia umanistica, una occasione di confronto e di ripensamento per chiunque intenda affrontare in modo critico lo studio della civiltà umanistica.
Volume primo. Sommario: Tabula gratulatoria – Bibliografia di Alessandro Perosa, a cura di S. Gentile – Eugenio Garin, Per Alessandro Perosa – Giovanni Orlandi, Metrica ‘medievale’ e metrica ‘antichizzante’ nella commedia elegiaca: la tecnica versificatoria del Miles gloriosus e della Lidia – Augusto Guida, Il lombardo la chiocciola e… un gryllus – Michele Feo, Il carnevale dell’umanista – Enzo Cecchini, Le epistole metriche del Mussato sulla poesia – Giuseppe Billanovich, L’Orazio Morgan e gli studi del giovane Petrarca – Manlio Pastore Stocchi, Da Crisippo al Boccaccio – Giovanni Ponte, La crisi della ‘compagnia di corte’, l’intercenale Erumna e il prologo alla Famiglia di L. B. Alberti – Cecil Grayson, Il De iure di Leon Battista Alberti – Paolo Viti, Il Chaerea di Agostino Dati – Scevola Mariotti-Silvia Rizzo, Contributi al testo della Comedia Pamphile di Donisius – Francesco Della Corte, Il codice Beriano (C F Arm. 6 = D bis 4.3.5) degli elegiaci – Giovan Battista Alberti, Lorenzo Valla traduttore di Tucidide – Domenico De Robertis, Iohannes Carpensis / Giovanni Da Carpi – Roberto Ricciardi, Il Libellus epistolarum de exhortatione in Turcos attribuito a Giovanni Stefano Cotta nel cod. Parm. 27 – Mario Martelli, Le Elegie di Naldo Naldi – Donatella Coppini, Un’eclisse, una duchessa, due poeti – Nicolai Rubinstein, The De optimo cive and the De principe by Bartolomeo Platina.
Volume secondo. Sommario: Sebastiano Timpanaro, Appunti per un futuro editore del Liber proverbiorum di Lorenzo Lippi – Filippo Di Benedetto, Fonzio e Landino su Orazio – Lucia Cesarini Martinelli, «De poesi et poetis»: uno schedario sconosciuto di Angelo Poliziano – Giovanna Bombieri, Osservazioni sul Prologo ai Menecmi di Angelo Poliziano – Giovanni Pascucci, I versi finali della IV ecloga di Virgilio nell’interpretazione degli umanisti – Vittore Branca, Fra mule gonzaghesche e levrieri turchi. Una lettera inedita di Ermolao Barbaro a Gian Francesco Gonzaga – Cesare Vasoli, Un commento scotista a un sonetto del Magnifico: l’Opus septem quaestionum di Giorgio Benigno Salviati - Italo Mariotti, Lezioni di Beroaldo il Vecchio sulla Tebaide – Liliana Monti Sabia, Per l’edizione critica del De prudentia di Giovanni Pontano – Antonio Stäuble, Il ‘panegirico’ di Urbino nel Cortegiano (I, 2) – Paul Oskar Kristeller, Una lettera inedita di Erasmo a Hutten conservata a Firenze – Antonio La Penna, La teoria dell’‘arte allusiva’ nel De arte poetica di Girolamo Vida – Silvano Boscherini, A proposito della traduzione del Pro nobilitate pseudo-plutarcheo – Francesco Tateo, La critica virgiliana di B. Maranta e l’Ermogene latino di A. Bonfini – José Ruysschaert, Fulvio Orsini et les élégiaques latins. Notes marginales à une bibliothèque du XVIe s. et à une biographie du XIXe – Francesco Mazzoni, Il codice S(enese) dell’epistola dantesca ad Arrigo – Roberto Cardini, Contributo ad una ‘vexatissima quaestio’: «maris expers» (Pers. VI 39; — nonché Sen. nat. quaest. I 16 7, Suet. Tib. 45)
Indice dei manoscritti e dei rari, a cura di Lucia Cesarini Martinelli – Indice dei nomi, a cura di Paolo Viti.
5. CESARE VASOLI, Francesco Patrizi da Cherso, 1989 (pp. XV + 272).
Viene ripercorsa in modo innovativo, attraverso le opere, la riflessione politica, storica, filosofica, sul linguaggio e la retorica, sulla milizia e l’organizzazione degli stati, di uno degli intellettuali più vivaci della cultura italiana del tardo Rinascimento, profondamente critico nei confronti della dottrina peripatetica dominante.
Sommario: Premessa – La città dei sacerdoti-sapienti – La storia: una meditazione cinquecentesca su verità, «occultamento» e linguaggio della memoria umana – Linguaggio, retorica e potere – «Errar in filosofico humore». Una lettera di Francesco Patrizi e un processo per eresia a Venezia. 1562-1563 – Il ritorno alle origini e la difesa della «libertas philosophandi». Aristotele e i filosofi «antiquiores» nelle «Discussiones peripateticae» – L’«Amorosa filosofia»: dall’«amore platonico» all’universale «philautia» – Un filosofo tra lo Studio e la corte: Patrizi a Ferrara – Il «platonico machiavellico»: gli scritti «militari».
Indice dei nomi.
6. ROBERTO CARDINI, Mosaici. Il «nemico» dell’ Alberti, 1990 (pp. 92); II ed. 2004 (pp. VIII + 96).
Innovativa proposta metodologica per la interpretazione dei testi umanistici – lo ‘smontaggio’ sistematico e integrale delle ‘tessere’ intertestuali ‘montate’ dagli scrittori, sì da scoprire il processo costruttivo e il ‘disegno’ dei ‘mosaici’ dei testi – applicata all’opera che meglio rappresenta l’animo critico e dissacratore di Leon Battista Alberti, le Intercenales, e a pagine delle Disputationes Camaldulenses di Cristoforo Landino.
Sommario: Premessa – Il «nemico» dell’Alberti – Satira e gerarchia delle arti: dall’Alberti al Landino – Appendice: L. B. Alberti Hostis e Corolle.
Indice dei manoscritti – Indice linguistico – Indice dei nomi.
7. RICCARDO FUBINI, Umanesimo e secolarizzazione. Da Petrarca a Valla, 1990 (pp. XXI + 412).
Petrarca, Pier Candido Decembrio, Poggio Bracciolini, Lorenzo Valla: identificazione di un movimento intellettuale che si sviluppa a partire dall’opera petrarchesca fino alla prima metà del Quattrocento, caratterizzato dal rifiuto delle strutture tradizionali della tarda Scolastica.
Sommario: Introduzione – Tavola delle abbreviazioni – I. La coscienza del latino negli umanisti. «An latina lingua Romanorum esset peculiare idioma» – II. La coscienza del latino. Postscriptum – III. Tra umanesimo e concili. L’epistolario di Francesco Pizolpasso – Appendice – IV. Intendimenti umanistici e riferimenti patristici dal Petrarca al Valla. Alcune note sulla saggistica morale nell’umanesimo – V. Poggio Bracciolini e San Bernardino. Temi e motivi di una polemica – VI. Il «teatro del mondo» nelle prospettive morali e storico-politiche di Poggio Bracciolini – Appendice – VII. L’orazione di Poggio Bracciolini a Costanza sui vizi del clero (1417). Premessa e testo – VIII. Indagine sul «De voluptate» di Lorenzo Valla. Il soggiorno a Pavia e le circostanze della composizione.
Indice dei nomi.
8. ANNA MARIA CABRINI, Interpretazione e stile in Machiavelli. Il terzo libro delle «Istorie», 1990 (pp. 192).
Attraverso l’analisi dei moduli della narrazione e soprattutto delle modalità di ‘riuso’ delle fonti storiche, utilizzate e rielaborate secondo un preciso progetto storiografico, si ricostruiscono la ‘strategia compositiva’ e gli intenti del libro delle Istorie fiorentine dedicato al Tumulto dei Ciompi.
Sommario: Introduzione – Le «famiglie fatali» (Istorie, III, 2-6) – Dalla guerra degli «Otti Santi» ai primi tumulti del 1378 (Istorie, III, 7-11) – Il Tumulto dei Ciompi (Istorie, III, 12-17) – Il regime delle Arti Minori e l’«insolenzia» di Giorgio Scali (Istorie, III, 18-20) – L’oligarchia al potere (Istorie, III, 21-29).
Tavola delle abbreviazioni.
Indice delle fonti – Indice dei manoscritti – Indice dei nomi.
9. FRANCESCO TATEO, I miti della storiografia umanistica, 1990 (pp. XIX + 298).
Una serie di esempi di letteratura storiografica (prevalentemente di area meridionale) nell’epoca tipica della ‘rifondazione’ della storia, l’Umanesimo: una storiografia di impronta morale e come tale attenta a caricare i fatti di valenze esemplari e di prospettive ‘mitiche’.
Sommario: Premessa – I. Topografia della virtù: fra cronaca e novella. 1) Il pregiudizio municipale; 2) I toscani e gli altri; 3) Civiltà comunale e civiltà di corte – II. Vizi e virtù dei sovrani: gli «Svevi» nella storiografia del Regno. 1) La memoria federiciana nell’«Istoria» del Giannone; 2) Celebrazione e vituperio; 3) La rimozione della storia sveva – III. Le origini cittadine nella storiografia del Mezzogiorno. 1) Fondazione e rifondazione della città; 2) Nobiltà e oscurità delle origini – IV. Il ritorno della barbarie. – V. Storia esemplare di un condottiero: la «Vita di Braccio» di Giovanni Antonio Campano. – VI. Le storielle parallele di Enea Silvio Piccolomini. – VII. La «Renovatio» dell’Impero Romano nel Regno di Napoli. 1) La storiografia umanistica nel Mezzogiorno d’Italia; 2) La figura cesariana del principe; 3) La legittimazione del regno aragonese; 4) La trasformazione dei modelli storiografici; 5) Il vario stile della storiografia – VIII. Venezia e la storia esemplare di Livio in Marcantonio Sabellico. 1) Venezia, Firenze e il mito umanistico di Roma; 2) La poesia, l’eloquenza e l’identità culturale di Venezia; 3) Il dominio ideologico veneziano – IX. La rievocazione di Troia nella provincia napoletana. 1) La storiografia “poetica” di Giovanni Pontano; 2) Storia civile e cronaca, commentario e celebrazione epica; 3) Ad immagine e somiglianza di Napoli – X. La «Humana Historia» di Pompeo Sarnelli.
Indice dei nomi.
10. ANTONII PANHORMITAE Hermaphroditus, a cura di Donatella Coppini, vol. I, 1990 (pp. CCXLI + 198).
La prima edizione critica, introdotta dall’ampio censimento dei manoscritti e dalla ricostruzione della storia redazionale del testo, di una silloge poetica che ha svolto una straordinaria funzione di ‘modello’ nella storia della poesia umanistica. Un II volume conterrà il commento.
Sommario: Tavola delle abbreviazioni – Introduzione. I. Codici; II. Stampe; III. Storia del testo; IV. Criteri di edizione – Sigla – Antonii Panhormitae Hermaphroditus – Appendice.
Indice delle fonti e dei luoghi paralleli – Indice dei manoscritti – Indice dei nomi.
11. [Strumenti, 1 ]. LEANDRO PERINI, Lorenzo politico. Dal Pulci al Burckhardt, 1992 (pp. LXXII + 128).
Un’ampia introduzione fa da guida ad una ricca antologia di 19 pezzi, che raccoglie i principali contributi (dai versi della Giostra del Pulci, alla biografia, in forma integrale, di Niccolò Valori, a pagine della Civiltà del Rinascimento in Italia del Burckhardt – tutti in veste italiana) che permettono di delineare la figura e il ‘mito’ di Lorenzo il Magnifico, uomo politico.
Sommario: Introduzione – Testi – Luigi Pulci (dalla Giostra) – Angelo Poliziano (In Epicteti stoici Encheiridion) – Cristoforo Landino (dal Proemio al commento virgiliano) – Angelo Poliziano (A.P. Iacobo Antiquario) – Niccolò Valori (Vita Laurentii Medicei) – Girolamo Savonarola (dal Trattato circa il reggimento di Firenze) – Francesco Guicciardini (dalle Storie fiorentine) – Niccolò Machiavelli (dalle Istorie fiorentine) – Paolo Giovio (dalla Vita Leonis Decimi) – Francesco Guicciardini (dalla Storia d’Italia) – Antoine De Varillas (da Les anecdotes de Florence) – Girolamo Tiraboschi (dalla Storia della letteratura italiana) – William Roscoe (dalla Vita di Lorenzo de’ Medici) – J.C.L. Simonde De Sismondi (dalla Storia delle repubbliche italiane) – Gino Capponi (dalla Formazione dell’«Ordine dei Settanta») – Edgar Quinet (dalle Rivoluzioni d’Italia) – Pasquale Villari (dalla Storia di Girolamo Savonarola) – Giosuè Carducci (da Lorenzo de’ Medici) – Jacob Burckhardt (da La civiltà del Rinascimento in Italia) – Postfazione.
Indice dei nomi.
12. PAOLO VITI, Leonardo Bruni e Firenze. Studi sulle lettere pubbliche e private, 1992 (pp. XXII + 430).
Uno studio approfondito sull’epistolario di Leonardo Bruni, in particolare sulle lettere, meno note ed indagate, del Cancelliere fiorentino, con rigoroso esame della tradizione manoscritta, la segnalazione di nuclei sconosciuti, l’analisi della grafia del Bruni, la pubblicazione di alcuni pezzi. Dalla ricerca erudita e dalla rilettura critica di talune opere deriva una nuova interpretazione complessiva dell’ideologia culturale e politica di uno dei più importanti umanisti ed uomini pubblici del Quattrocento, in particolare il suo ‘mito’ del ‘primato’ di Firenze.
Sommario: Premessa – Tavola delle abbreviazioni – Parte prima. Cultura, ideologia, politica. 1) Il primato di Firenze; 2) La guerra di Lucca; 3) Gli avvenimenti del 1433-1434; 4) Il concilio fiorentina del 1439; 5) Mercanzia e mercanti – Parte seconda. Tradizione manoscritta. 1) La diffusione delle lettere pubbliche; 2) Le lettere del primo cancellierato del 1441; 3) Preliminari per uno studio sulla grafia di Leonardo Bruni – Parte terza. Fra pubblico e privato. 1) La struttura dell’epistolario privato; 2) «Vita otiosa» e «vita negotiosa» nell’epistolario privato; 3) Lettere per i Malatesta; 4) Una lettera a Luca Degli Albizi; 5) Un «excerptum» del Bruni e del Salutati; 6) Leonardo Bruni e Piero Sermini; 7) Postilla all’«Oratio in funere Iohannis Strozzae».
Indice delle fonti manoscritte – Indice dei nomi di persona e di località.
13. MARIANGELA REGOLIOSI, Nel cantiere del Valla. Elaborazione e montaggio delle «Elegantie», 1993 (pp. XVII + 138).
Saggio organico su una delle opere che meglio rappresentano la cultura umanistica, le Elegantie latine lingue di Lorenzo Valla: indagine del laboratorio testuale, con la individuazione delle successive fasi redazionali, e del laboratorio concettuale, con la ricostruzione, mediante lo ‘smontaggio’ delle ‘tessere’ letterarie usate, del senso e valore dell’elogio assoluto della lingua latina.
Sommario: Premessa – Tavola delle abbreviazioni – Il progetto editoriale delle ‘Elegantie’ – Una copia d’autore delle ‘Elegantie’ – Materiali per il primo Proemio – Appendice: Il primo Proemio delle ‘Elegantie’: Edizione critica.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi.
14. MARIA LUISA DOGLIO, Lettera e donna. Scrittura epistolare al femminile tra Quattro e Cinquecento, 1993 (pp. VII + 58).
‘Scrivere come donna’: analisi delle lettere di Alessandra Macinghi Strozzi, Vittoria Colonna, Veronica Franco.
Sommario: Premessa – I. Scrivere come donna: fenomenologia delle lettere familiari di Alessandra Macinghi Strozzi – II. L’«occhio interiore» e la scrittura nelle lettere spirituali di Vittoria Colonna – III. Scrittura e «offizio di parole» nelle «Lettere familiari» di Veronica Franco.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi.
15. ALESSANDRO PEROSA, Un commento inedito all’«Ambra» del Poliziano, 1994 (pp. LIII + 170).
L’edizione critica, puntualmente commentata, di un inedito autocommento del Poliziano alla “Sylva” Ambra, raccolto e rielaborato dal discepolo Petreio: una nuova importante attestazione dell’attività filologica ed erudita del grande maestro Angelo Poliziano.
Sommario: Sigle e abbreviazioni – Introduzione: I. Il codice di Monaco II. Petreio, Poliziano e il commento all’Ambra – Testo: Petrei in Politiani Sylvam cui titulus Ambra commentarius – Commento.
Indice dei manoscritti e dei postillati – Indice degli incunaboli – Indice dei nomi.
16 [Strumenti, 2]. LILIANA MONTI SABIA, Pontano e la storia. Dal De bello Neapolitano all’Actius, 1995 (pp. 202).
Viene per la prima volta pubblicata, in edizione critica, una larga antologia del De bello Neapolitano di Giovanni Pontano, adeguatamente confrontata, nei suoi principi ispiratori e nella sua tecnica compositiva, con i precetti sull’ ars historica contenuti nel dialogo pontaniano Actius. Un utile strumento per conoscere talune linee della storiografia umanistica.
Sommario: I. Il Pontano e l’Ars historica – II. La teoria dell’Actius e la prassi del De bello Neapolitano – III. «Veritas prima historiae lex» – IV. Cronologia interna del De bello Neapolitano – V. L’autografo Vindobonense latino 3413 – VI. Cronologia di composizione del De bello Neapolitano – Dal De bello Neapolitano: Nota critica al testo – Libro I – Libro II – Libro III – Libro IV – Libro V – Libro VI – Annotazioni – Index nominum et locorum.
Tavola delle abbreviazioni.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi.
17 [Strumenti, 3]. Umanesimo e medicina. Il problema dell’‘individuale’, a cura di Roberto Cardini e Mariangela Regoliosi, 1996 (pp. VIII + 100).
Chiara Crisciani, Nancy Siraisi, Graziella Federici Vescovini indagano nei testi di dottrina medica di Tre-quattrocento (consilia, ‘casi clinici’, manuali di fisiognomica) l’emergere dell’elemento ‘individuale’, come possibile indizio di una maturazione della scienza medica dalla impostazione medievale deduttivo-filosofica allo sperimentalismo moderno.
Sommario: Roberto Cardini-Mariangela Regoliosi, Premessa – Chiara Crisciani, L’‘individuale’ nella medicina tra Medioevo e Umanesimo: i ‘consilia’ – Nancy G. Siraisi, L’‘individuale’ nella medicina tra Medioevo e Umanesimo: i ‘casi clinici’ – Graziella Federici Vescovini, L’‘individuale’ nella medicina tra Medioevo e Umanesimo: la fisiognomica di Michele Savonarola.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi.
18 [Strumenti, 4]. Che cos’è il Classicismo?, a cura di Roberto Cardini e Mariangela Regoliosi, 1998 (pp. VIII + 118).
Mario Citroni, Luciano Canfora, Sergio Givone, Vitilio Masiello, Ezio Raimondi forniscono una serie di risposte diversificate e tra loro complementari ad un interrogativo essenziale per la cultura contemporanea, che intenda far chiarezza sul valore della tradizione e sul senso (e sui sensi) del rapporto tra modernità e passato classico.
Sommario: Roberto Cardini-Mariangela Regoliosi, Premessa – Mario Citroni, Percezioni di classicità nella letteratura latina – Luciano Canfora, La Praefatio di Lambino a Cornelio Nepote – Vitilio Masiello, Il teatro tragico alfieriano e gli archetipi classici – Sergio Givone, Ambivalenze del ‘classico’: a partire da Nietzsche – Ezio Raimondi, Modernismo e Classicismo.
Indice dei nomi, a cura di Francesca Fedi.
19 [Strumenti, 5]. Intertestualità e smontaggi, a cura di Roberto Cardini e Mariangela Regoliosi, 1998 (pp. XI + 158).
Secondo una poetica e una critica letteraria di matrice classico-umanistica, che concepisce i testi letterari come ‘costruzioni’ nate su altri testi, selezionando, rielaborando e ‘riusando’ le opere della tradizione, Donatella Coppini, Emilio Bigi, Giovanni Parenti, Antonia Tissoni Benvenuti, Riccardo Bruscagli, Marziano Guglielminetti sottopongono ad analisi gli scritti di singoli autori (Panormita, Poliziano, Pontano, Boiardo, Doni), per individuarvi il rapporto ‘intertestuale’ con scritti precedenti o coevi e, attraverso lo ‘smontaggio’ del sistema delle fonti, per avvicinarsi a cogliere il ‘disegno’ compositivo e il significato centrale delle opere.
Sommario: Roberto Cardini-Mariangela Regoliosi, Premessa – Donatella Coppini, I modelli del Panormita – Emilio Bigi, Fonti letterarie e originalità nel «Regno di Venere» – Giovanni Parenti, Contaminatio di modelli e di generi nel «Liber Parthenopeus» di Pontano – Antonia Tissoni Benvenuti, La varia presenza dell’antico nell’«Inamoramento de Orlando» – Riccardo Bruscagli, L’«Innamorato», la «Spagna», il «Morgante» – Marziano Guglielminetti, Tessere scoperte (e da scoprire) nei «Mondi» di Anton Francesco Doni.
Indice dei nomi, a cura di Lucia Bertolini.
20. LUCIA BERTOLINI, Grecus sapor. Tramiti di presenze greche in Leon Battista Alberti, 1998 (pp. VIII + 120).
Per la prima volta viene affrontato criticamente il problema della conoscenza del greco da parte di Leon Battista Alberti. Vengono analizzati da vicino i casi, per più versi esemplari, delle citazioni albertiane dai poemi omerici e dai tragediografi greci: per queste, la conoscenza risulta indiretta, poiché si individuano con sicurezza i tramiti attraverso cui esse pervennero all’umanista – rispettivamente la versione omerica trecentesca di Leonzio Pilato e la consolatoria scritta da Carlo Marsuppini in morte di Piccarda Bueri.
Sommario: Premessa – L’Omero di Leonzio Pilato. Appendice – La Consolatoria di Carlo Marsuppini. Appendice.
Indice dei manoscritti – Indice dei luoghi classici citati – Indice dei nomi.
21. [Strumenti, 6]. ANNA MARIA CABRINI, Un’idea di Firenze. Da Villani a Guicciardini, 2001 (pp. XXXIV + 356).
Un’ampia antologia di passi delle cronache e storie di Giovanni Villani, Marchionne di Coppo Stefani, Leonardo Bruni, Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini, accompagnata da un vasto commento linguistico, esegetico, strutturale, intertestuale – tutto di prima mano – e preceduta da una introduzione di grande spessore ideologico, consente di ricostruire l’‘idea’ e il ‘mito’ di Firenze (dalla fondazione al Tumulto dei Ciompi) quale emerge dai principali storiografi della città.
Sommario: Premessa – Introduzione – Bibliografia – Tavola delle abbreviazioni – Parte I. ‘Dalle origini della città’: La scrittura della storia da Villani a Guicciardini – Parte II. Testi e commento: 1. Giovanni Villani: 1.1. Proemio; 1.2 La fondazione di Firenze; 1.3 L’omicidio di Buondelmonte; 1.4 La costituzione di primo popolo; 1.5 Gli ordinamenti di giustizia e il gonfaloniere; 1.6 Bianchi e Neri; 1.7 Il Duca d’Atene – 2. Marchionne di Coppo Stefani: 2.1 Proemio; 2.2 La fondazione di Firenze; 2.3 L’omicidio di Buondelmonte; 2.4 La costituzione di primo popolo; 2.5 Gli ordinamenti di giustizia e il gonfaloniere; 2.6 Bianchi e Neri; 2.7 Il Duca d’Atene; 2.8 Albizzi e Ricci. ‘Divieto’ e ‘ammonizioni’ contro i ghibellini; 2.9 Il Tumulto dei Ciompi – 3. Leonardo Bruni Aretino: 3.1 Proemio; 3.2 La fondazione di Firenze; 3.3 La costituzione di primo popolo; 3.4 L’omicidio di Buondelmonte; 3.5 Gli ordinamenti di giustizia e il gonfaloniere; 3.6 Bianchi e Neri; 3.7 Il Duca d’Atene; 3.8 ‘Divieto’ e ‘ammonizioni’ contro i ghibellini; 3.9 Il Tumulto dei Ciompi – 4. Niccolo Machiavelli: 4.1 Proemio; 4.2 La fondazione di Firenze; 4.3 L’omicidio di Buondelmonte; 4.4 La costituzione di primo popolo; 4.5 Gli ordinamenti di giustizia e il gonfaloniere; 4.6 Bianchi e Neri; 4.7 Il Duca d’Atene; 4.8.1 Albizzi e Ricci. ‘Divieto’ e ‘ammonizioni’ contro i ghibellini; 4.8.2 ‘Ammonizioni’ e parte guelfa; 4.9 Il Tumulto dei Ciompi - Francesco Guicciardini: 5.1 «In luogo di prohemio»; 5.2 La fondazione di Firenze; 5.3 Libertà e governo popolare (la costituzione di primo popolo); 5.4 L’omicidio di Buondelmonte; 5.5 Gli ordinamenti di giustizia e il gonfaloniere; 5.6 Bianchi e Neri; 5.7 Il Duca d’Atene; 5.8 Le ‘ammonizioni’ contro i ghibellini e il potere di Parte guelfa; 5.9 Il Tumulto dei Ciompi.
Indice dei nomi.
22. Benozzo Gozzoli. Le Storie di Sant’Agostino a San Gimignano, a cura di Roberto Cardini, Anna Padoa Rizzo, Mariangela Regoliosi, 2001 (pp. IX + 180).
Gli Atti del convegno tenutosi a San Gimignano l’8-9 ottobre 1998, all’interno delle Celebrazioni per il V Centenario della morte di Benozzo Gozzoli, sul ciclo degli affreschi della chiesa sangimignanese di Sant’Agostino. Anna Padoa Rizzo, Salvatore I. Camporeale, Diane Cole Ahl, Gigetta Dalli Regoli, Maria Grazia Ciardi Duprè, Brian Lowery, Cristina Nardi, Iole Vichi Imberciadori hanno ‘letto’ in profondità le “Storie di Sant’Agostino” in un’ottica storico-iconografica-intertestuale e con forte attenzione all’ambiente culturale-teologico agostiniano. Completa gli Atti la prima riproduzione a colori dell’intero ciclo dopo il recente restauro.
Sommario: Roberto Cardini - Mariangela Regoliosi, Premessa – Anna Padoa Rizzo, Pittura, architettura e scultura nelle Storie agostiniane di Benozzo Gozzoli – Salvatore I. Camporeale, Riferimenti umanistico-teologici nel ciclo agostiniano di Benozzo Gozzoli – Diane Cole Ahl, Gli affreschi di Benozzo Gozzoli sulla vita di Sant’Agostino a San Gimignano: committenza, programma e influenze umanistiche – Gigetta Dalli Regoli, Copia e varietas nelle Storie di Sant’Agostino a San Gimignano: Benozzo Gozzoli interprete di una esigenza espressa nel De pictura albertiano – Maria Grazia Ciardi Duprè Dal Poggetto, Gozzoli pittore-regista: le Storie di Sant’Agostino a San Gimignano - Brian Lowery, La fondazione dell’Ordine Agostiniano in Toscana – Cristina Nardi, La Congregazione di Lecceto dell’Osservanza agostiniana – Iole Vichi Imberciadori, Fondazione e prima storia del Convento di Sant’Agostino a San Gimignano.
Tavole: Il ciclo di Sant’Agostino a San Gimignano.
Indice delle tavole – Indice dei nomi, a cura di Anna Padoa Rizzo.
23. ALFREDO STUSSI, Tracce, 2001 (pp. 74)
Una originalissima raccolta di ‘tracce’: testi letterari in volgare tramandati sotto forma di aggiunte occasionali in fogli di codici contenenti testi latini. Un’importante indicazione di metodo e un repertorio testuale e fotografico che aprono nuove vie alla storiografia letteraria.
Sommario: Presentazione – Tracce – Tavole – Bibliografia.
Indice dei manoscritti – Indice delle tavole – Indice dei nomi.
24. Petrarca e Agostino, a cura di Roberto Cardini e Donatella Coppini, 2004 (pp. X + 187).
Gli Atti del Convegno tenutosi a San Gimignano il 25-26 febbraio 2000, nell’ambito delle Celebrazioni per il VII Centenario della nascita di Francesco Petrarca. Elena Giannarelli, Donatella Coppini, Francisco Rico, Enrico Fenzi, Rosanna Bettarini, Michele Feo, Giuliana Crevatin, Remo Bodei, Francesco Tateo, hanno proposto affondi su alcuni grandi temi della riflessione petrarchesca alla luce dell’incontro straordinariamente ricco di fermenti fra il Padre della Chiesa e il primo umanista.
Sommario: Donatella Coppini, Premessa – Elena Giannarelli, Quale e quanto Agostino ai tempi del Petrarca – Donatella Coppini, Petrarca, i Salmi e il codice Parigino Latino 1994 delle Enarrationes di Agostino – Francisco Rico, Volontà e grazia nel Secretum – Enrico Fenzi, L’ermeneutica petrarchesca tra libertà e verità (a proposito di Sen. IV 5) – Rosanna Bettarini, Fluctuationes agostiniane nel Canzoniere – Michele Feo, L’amore perfetto – Giuliana Crevatin, Roma aeterna - Remo Bodei, Tempo ed eternità nei Trionfi del Petrarca – Francesco Tateo, Eternità e gloria in un percorso agostiniano del Petrarca.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi, a cura di Sara Donegà.
II serie
1. Il rinnovamento umanistico della poesia. L’epigramma e l’elegia, a cura di Roberto Cardini e Donatella Coppini, 2009 (pp. XVIII + 426).
Nella linea della ricerca intorno al peculiare rinnovamento, nel campo del pensiero, dell’etica, delle discipline, della letteratura, introdotto dalla ‘rivoluzione’ quattrocentesca rispetto al Medio Evo, si inserisce anche un’indagine sulla poesia umanistica, genere per genere. Il volume, che condensa gli Atti di due distinti convegni, pone l’attenzione sulla poesia epigrammatica e sulla poesia elegiaca, con contributi di classicisti e di studiosi di poesia umanistica, italiani ed europei, delineando un percorso dall’antichità, attraverso il Medio Evo, fino all’Umanesimo, tra continuità, discontinuità, innovazioni.
Sommario: Donatella Coppini, Premessa – Marcello Gigante, L’epigramma e il fiore degli epigrammi – Mario Citroni, Marziale e l’identità dell’epigramma latino – Pierre Laurens, Epigramma greco, epigramma latino: una eredità conflittuale? – Giovanni Parenti, La tradizione catulliana nella poesia latina del Cinquecento – Antonio La Penna, La breve stagione dell’elegia latina d’amore – Mario Labate, Questioni di poetica elegiaca – Maria-Pace Pieri, Le elegie di Tibullo fra tradizione ed innovazione – Franca Ela Consolino, L’elegia secondo Massimiano – Stefano Pittaluga, Elegia e «nova comoedia» – Antonia Tissoni Benvenuti, Prime indagini sulla tradizione degli Eroticon Libri di Tito Vespasiano Strozzi – Donatella Coppini, Basinio da Parma e l’elegia epistolare – Natascia Tonelli, Landino: la Xandra, Petrarca e il codice elegiaco – Liliana Monti Sabia, Tre momenti nella poesia elegiaca di Giovanni Pontano – Appendice I. Appendice II. Appendice III.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi, a cura di Clementina Marsico.
2. COLLANA BIBLIOTECA NEOCLASSICA
Saggi e testi commentati relativi alla letteratura neoclassica italiana e europea.
1. IGNAZIO MARTIGNONI, Del Bello e del Sublime libri due, a cura di Augusta Brettoni, 1988 (pp. XXXVIII + 110).
Pubblicazione e commento di uno dei testi teorici fondamentali del Neoclassicismo italiano, del quale documenta la doppia tensione al ‘bello’ e al ‘sublime’.
Sommario: Introduzione – Del Bello e del Sublime. Libri due. Ai cortesi leggitori – Libro I: Del Bello: I. Della Natura e delle diverse specie del Bello; II. Del Bello sensibile; III. Del Bello visibile; IV. Del Bello musicale; V. Del Bello intellettuale; VI. Del Bello sentimentale; VII. Del Bello morale; VIII. Della Proporzione e della Convenevolezza; IX. Della Grazia; X. Della Delicatezza – Libro II: Del Sublime: I. Della natura del Sublime e de’ varj fonti, da’ quali deriva; II. Dei caratteri del Sublime; III. Dei varj generi del Sublime; IV. Del Sublime artificiale; V. Confronto del Sublime e del Bello; VI. Del Genio e dello Spirito.
2. PAUL HAZARD, Rivoluzione francese e lettere italiane (1789-1815), a cura di Pier Antonio Borgheggiani, 1995 (pp. 746).
La prima traduzione italiana di un ‘classico’ della storiografia letteraria sull’età rivoluzionaria e napoleonica.
Sommario: Pier Antonio Borgheggiani, Introduzione a Paul Hazard – Introduzione: Quel che la rivoluzione francese trova in Italia; quel che vi porta; ciò che vi lascia – libro I. La conquista rivoluzionaria e la letteratura italiana (1789-1800): 1. Gli effetti della Rivoluzione prima della conquista; 2. La conquista: gli agenti dell’influenza francese; 3. L’influenza francese; 4. La reazione dello spirito italiano contro lo spirito francese – libro II. La dominazione imperiale e la letteratura italiana (1800-1814): 1. La pressione ufficiale; 2. La resistenza alla stampa ufficiale: Vincenzo Cuoco e la filosofia dell’italianismo; 3. La resistenza: lo sforzo dei letterati e lo spirito pubblico; 4. La resistenza: la lingua – libro III. Le letterature del Nord, la letteratura francese e la letteratura italiana (1789-1816): 1. Le condizioni poste alle letterature del Nord dalla Rivoluzione e dall’Impero; 2. La penetrazione delle letterature del Nord; 3. Le nuove teorie letterarie e l’abbandono dell’idea d’egemonia – Conclusione.
Elenco delle opere citate – Indice dei nomi e fatti principali.
3. Neoclassicismo linguistico, a cura di Roberto Cardini e Mariangela Regoliosi, 1998 (pp. XII + 100).
Una ‘forma’ del Classicismo, il Neoclassicismo sette-ottocentesco italiano, viene indagata ed interpretata attraverso il suo sistema linguistico da parte di studiosi di storia della lingua, Erasmo Leso, Luca Serianni, Maurizio Vitale.
Sommario: Roberto Cardini-Mariangela Regoliosi, Premessa; Erasmo Leso, La lingua del Triennio – Luca Serianni, Per una caratterizzazione linguistica della poesia neoclassica – Maurizio Vitale, Il classicismo della lingua delle «Operette morali» di Leopardi.
Indice linguistico, a cura di Raffaella Vincenti – Indice dei nomi, a cura di Lucia Bertolini.
4. M. PIERI, Memorie. 1, a cura di Roberta Masini, 2003 (pp. LII + 492).
È il primo volume dell’edizione delle inedite “Memorie” autografe del critico e letterato Mario Pieri, testimone colto e curioso della civiltà letteraria italiana di fine Settecento-inizi Ottocento, ‘fotografata’ attraverso scrittori ed opere (dal Foscolo al Manzoni), eventi artistici e teatrali, gallerie d’arte, accademie, luoghi di incontro culturale. Una miniera di notizie di prima mano sull’Italia e l’Europa neoclassica da parte di uno dei più informati esponenti della corrente classicistica.
Sommario: Introduzione: I. Le Memorie di M. Pieri come miniera di informazioni; II. Le Memorie e la Vita: due testi a confronto; III. Utilizzazione delle Memorie – Bibliografia di Mario Pieri – Criteri di edizione – Mario Pieri, Memorie (1804-1811).
Tavola delle abbreviazioni.
Indice dei nomi, opere e luoghi – Indice delle citazioni e dei riferimenti identificati.
5. Censimento del Fondo Giovan Battista Niccolini della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, a cura di Roberto Cardini, Francesca Fedi, Mariangela Regoliosi, Maura Rolih, 2004 (pp. XIII + 162).
Il censimento completo delle carte del tragediografo, poeta, critico militante Giovan Battista Niccolini, conservate nei “Fondi da ordinare” della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, realizzato da una équipe di giovani studiosi sotto la guida del Comitato scientifico degli “Amici della Biblioteca Nazionale”, ha permesso di riportare alla luce ed interpretare materiali nella quasi totalità autografi e in larga misura inediti, preziosi per la ricostruzione delle vicende del grande autore ottocentesco: abbozzi di tragedie e di liriche, lettere, appunti di studio, traduzioni, stesure di lezioni.
Sommario: Roberto Cardini, Premessa – Mariangela Regoliosi, Norme e criteri del censimento – Maura Rolih Scarlino, Note sulla genesi del Fondo Niccolini – Francesca Fedi, Per una lettura del Fondo Niccolini – Catalogo: Tavola delle abbreviazioni – Cassetta I (Donatella Limongi), Cassetta II (Sabrina Zini), Cassetta III (Sabina Candela), Cassetta IV (Elisabetta Funghi), Cassetta V (Andrea Piccardi) – Incipitario delle poesie – Indice delle prose, della traduzioni e delle tragedie – Indice delle lettere – Indice dei nomi.
6. FRANCESCA FEDI, Artefici di Numi. Favole antiche e utopie moderne fra Illuminismo ed Età napoleonica, 2004 (pp. VIII + 292).
Il volume è articolato in tre sezioni, alle quali corrispondono altrettante linee di ricerca, che tornano comunque ad incontrarsi più volte: l’estetica neoclassica, il rapporto fra letteratura settecentesca e cultura massonica, la poesia dell’età napoleonica. Specificando il senso della citazione foscoliana che funge da epigrafe, il sottotitolo richiama a sua volta il rapporto strettissimo, vero perno della cultura neoclassica, fra la riflessione sui modelli antichi (da ripensare, nella loro consistenza storica, secondo la lezione di Winckelmann) e la necessità, sempre più incalzante a ridosso della rivoluzione americana e di quella francese, d’immaginare prospettive nuove per la vita sociale e politica.
Sommario: Premessa – Notizia sui testi – Prima parte: 1) Parini e i teorici del neoclassicismo; 2) “Rifare Omero”: spunti neoclassici e apologia del moderno nelle traduzioni di Cesarotti; 3) Cicognara critico di Canova. Appendice: Un brano inedito dalla Storia della Scultura (per il catalogo degli italiani illustri) – Seconda parte: 4) Le quattro parti del giorno di Aurelio Bertola; 5) L’invenzione del paesaggio: letteratura odeporica e filosofia della natura in Bertola; 6) Diplomazia, collezionismo e massoneria nel tardo Settecento (il caso Denon); 7) L’originale e il ritratto (1792): strategie di una miscellanea – Terza parte: 8) Il volto di un eroe. Appendice: Quattro ritratti in versi; 9) Immagini del rito fra I Sepolcri e Le Grazie.
Bibliografia – Appendice iconografica – Indice dei nomi.
II SERIE
1. ROBERTO CARDINI, Classicismo e modernità. Monti, Foscolo, Leopardi, 2010 (pp. X + 336).
I sette studi qui riuniti, per quanto di età e di provenienza disparate (i più antichi, aggiornati, gli altri nella veste originaria) non sono stati messi insieme solo perché hanno in comune l’epoca (il Neoclassicismo e alcuni scrittori neoclassici o classicisti, da Monti a Leopardi), al contrario ambiscono a comporre un libro organico e coerente. Fin dall’inizio sono stati pensati come puntate di un’interpretazione generale dell’età neoclassica, secondo precisi presupposti. L’identificazione fra Romanticismo e Modernità, e comunque l’assunto che la moderna letteratura italiana abbia inizio con il Romanticismo, sono tesi di matrice romantica da quasi due secoli assolutamente e dovunque prevalenti. Il presente volume si ripromette invece di dimostrare che il contributo dato alla nascita della moderna letteratura nazionale dalla concorrente e alternativa linea classicistica (da Alfieri a Monti, da Foscolo a Leopardi) fu altrettanto e anche più fondamentale. Una lettura priva dei preconcetti romantici ha consentito di rivedere interpretazioni di autori e di movimenti. Il primo capitolo risarcisce il termine e la categoria di Neoclassicismo; il secondo disseppellisce la linea storiografica e critica da cui trarre ispirazione qualora si miri ad una valutazione approfondita ed equa dell’età neoclassica; il terzo rivendica l’importanza di Monti e riesuma la sua «riforma» della letteratura italiana; il quarto dissotterra il “manifesto” neoclassico di Foscolo, un “manifesto” di rilievo europeo, e in particolare il concetto di «mirabile» (ma insieme al secondo anche si occupa dei Sepolcri e delle Grazie, additando nel «sublime» e nella «grazia» dell’estetica neoclassica, nel commento alla Chioma di Berenice, nei Frammenti su Lucrezio e nell’Orazione sulla giustizia i concetti e i testi ineludibili per affrontare e capire quei due vertici poetici del Neoclassicismo italiano ed europeo); il quinto prende in esame numerosi loci dei Sermoni manzoniani precedentemente saltati a piè pari o fraintesi; il sesto porta alla luce i risvolti politici della fase iniziale del dibattito classico-romantico; il settimo è un esercizio di metodo i cui risultati consentono di modificare in profondità il significato della Ginestra e la collocazione storica del «fondatore della modernità». Sommario: «Neoclassicismo». Per la storia del termine e della categoria – Neoclassicismo, Momigliano, Praz – La «riforma» di Vincenzo Monti – A proposito del commento foscoliano alla «Chioma di Berenice» – Postille ai «Sermoni» di Alessandro Manzoni – Tracollo napoleonico e fine dell’età neoclassica – Leopardi o del «progresso» come nuovo Rinascimento. Appendici: 1. «Medioevo» nello Zibaldone; 2. «Rinascimento» nello Zibaldone; 3. «Le magnifiche sorti e progressive»; 4. Ancora sul «risorto pensier»; 5. Cristianesimo e Paganesimo in Leopardi e in Foscolo.
Indice delle opere – Indice dei nomi e dei luoghi, a cura di Carlotta Burroni.
3. COLLANA LA CITTÀ FUTURA
Una serie di testi di critica militante su questioni di politica culturale e di impegno civile e sulla letteratura contemporanea.
l. Riformare la Costituzione?, a cura di Roberto Cardini e Paolo Caretti, 1997 (pp. XV + 108).
Costituzionalisti e studiosi di diritto amministrativo (Paolo Caretti, Carlo Mezzanotte, Franco Bassanini, Valerio Onida, Umberto Allegretti, Ugo De Siervo) si confrontano con parlamentari (Mauro Favilla, Roberto Paggini, Salvatore Senese, Maria Chiara Acciarini ed altri) su alcuni ‘nodi’ della riforma della Costituzione: il potere costituente, il ‘maggioritario’, la ‘forma’ di governo, l’amministrazione, le autonomie locali. Un analitico ragguaglio sulle questioni essenziali, una lucida chiarificazione di termini e concetti, una utile ‘guida’ per ogni civis responsabile.
Sommario: Roberto Cardini, Premessa – Partecipanti e messaggi di adesione – Paolo Caretti, Introduzione – Carlo Mezzanotte, Potere costituente e potere di revisione costituzionale – Franco Bassanini, La Costituzione dopo il ‘maggioritario’ – Valerio Onida, La forma di governo – Umberto Allegretti, L’amministrazione – Ugo De Siervo, Le autonomie locali – Dibattito: a) Parlamentari e docenti; b) Borsisti – Paolo Caretti, Conclusioni.
Indice dei nomi – Indice degli articoli della Costituzione – Indice tematico, a cura di Giovanni Tarli Barbieri.
2. Per la rivitalizzazione delle istituzioni culturali, a cura di Roberto Cardini e Mariangela Regoliosi, con una Premessa di Paolo Benesperi, 2000 (pp. XIII + 94).
Una stimolante riflessione a più voci (Paolo Benesperi, Franco Nencioni, Vitilio Masiello, Roberto Giacinti, Alberto Chellini, Giorgio Luti, Francesco Adorno, Patrizia Lupi, Roberto Cardini, con un folto gruppo di partecipanti al dibattito) sulla funzione civile delle istituzioni culturali, da rivitalizzare perseguendo un giudizioso equilibrio tra cultura e formazione, tra impegno di ricerca e produttività, tra progetti di studio e sagacità gestionale.
Sommario: Paolo Benesperi, Premessa – Cronaca del Convegno – Paolo Benesperi, Per la rivitalizzazione dei Centri culturali – Franco Nencioni, La cultura come risorsa per lo sviluppo – Vitilio Masiello, CNR e Istituzioni culturali – Roberto Giacinti, Proposte per l’ottimizzazione gestionale degli Enti culturali – Alberto Chellini, Profili giuridico-istituzionali dei Centri culturali in Toscana – Giorgio Luti, L’esperienza del Vieusseux – Francesco Adorno, L’esperienza della Colombaria – Patrizia Lupi, La Fondazione Franco Antonicelli: risorse, programmi, prospettive – Roberto Cardini, Costi di gestione e produttività culturale – Dibattito – Paolo Benesperi, Conclusioni.
Indice tematico, a cura di Lucia Bertolini – Indice dei nomi, a cura di Laura Micozzi.
3. Gli intellettuali italiani e la poesia di Mario Luzi, a cura di Roberto Cardini e Mariangela Regoliosi, 2001 (pp. XIV + 118).
Gli Atti del convegno tenutosi a San Gimignano il 30-31 gennaio del 1998, dove si sono confrontati con il pensiero estetico e l’arte di Mario Luzi alcuni tra i maggiori intellettuali italiani e/o studiosi di Luzi: Vincenzo Vitiello, Sergio Givone, Massimo Cacciari, Bruno Forte, Mino Martinazzoli, Giancarlo Quiriconi, attenti soprattutto a cogliere, all’interno della poesia, la modalità di espressione delle tematiche metafisiche e morali. Gli Atti sono seguiti da un’Appendice di Roberto Cardini, con l’edizione commentata e illustrata da facsimili di autografi inediti e sconosciuti di Mario Luzi presentati nella mostra che accompagnò il convegno.
Sommario: Roberto Cardini — Mariangela Regoliosi, Premessa – Vincenzo Vitiello, Silenti Deo: dire Dio per frasi e incisi – Sergio Givone, Voce e silenzio nel linguaggio poetico di Luzi – Massimo Cacciari, Insostenibile incarnazione – Bruno Forte, Metafore della verità: Mario Luzi testimone dell’Altro – Giancarlo Quiriconi, Dare corpo al contraddittorio, voce al movimento. Sul teatro di Mario Luzi – Mino Martinazzoli, Aspetti civili nella poesia di Mario Luzi – Mario Luzi, Pensieri e ripensamenti – Appendice: Roberto Cardini, Taccuino di viaggio in India e altri inediti di Mario Luzi.
Indice dei nomi, a cura di Elena Moretti.
II SERIE
Il nomos della biblioteca. Emanuele Casamassima e trent’anni dopo, a cura di Roberto Cardini e Piero Innocenti, 2008 (pp. XIV + 292).
Il volume vuole essere un atto di omaggio ad uno dei più illustri bibliotecari italiani, Emanuele Casamassima, e insieme una riflessione a più voci sulla biblioteconomia oggi. È infatti partendo dall’attività di Casamassima, dai suoi programmi teorici e dalle sue realizzazioni, che si snodano tutti i successivi interventi. Dalla funzione e ‘missione’ del bibliotecario alla coscienza del ‘libro’ come realtà complessa e storicamente connotata, dal confronto illuminante con altri sistemi biblioteconomici di altri paesi all’organizzazione dei servizi, dal discusso problema della soggettazione alla catalogazione informatica, dalla conservazione-restauro agli affari concreti della gestione quotidiana... il duro ed esigente impegno di lavoro di Casamassima alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha gettato le basi di infiniti aspetti nel ‘mestiere’ del bibliotecario, e ha consentito nel presente di produrre degli affondi notevoli nei vari settori, registrando aggiornamenti e novità, problemi risolti e questioni aperte. Ne è uscito una sorta di ‘prontuario’ della biblioteconomia moderna, utile punto di riferimento per tutti.
Sommario: Roberto Cardini, Premessa – Francesco Sicilia, Il nomos della biblioteca: Emanuele Casamassima e trent’anni dopo – Luciano Canfora, Libro e libertà. CASAMASSIMA E IL SUO PENSIERO BIBLIOTECONOMICO: Luigi Crocetti, Casamassima e Firenze: dal Soggettario all’alluvione – Piero Lucchi, Casamassima e la Malatestiana. Appunti per una testimonianza – Piero Innocenti, Gli scritti “tedeschi” di Emanuele Casamassima: 1956-1963. VITALITÀ DI TEMI E PERMANENZA DI PROBLEMI: Giovanni Solimine, Organizzazione dei servizi e cooperazione interbibliotecaria –Carlo Revelli, L’esperienza della soggettazione nelle biblioteche pubbliche –Anna Lucarelli, Dalle nutrici ai masterizzatori: lavorando con il Soggettario – Daniele Danesi, Indici illogici e linguaggio – Maria Clara Lilli Di Franco, Conservazione e restauro oggi – Paul Gabriele Weston, La catalogazione bibliografica: dal formato MARC a FRBR. DENTRO LE BIBLIOTECHE ITALIANE: Antonia Ida Fontana, Ricordo di Emanuele Casamassima – Laura Desideri, Un intervento di valorizzazione della biblioteca circolante del Gabinetto Vieusseux (1822-1966) – Sandra Di Majo, La Biblioteca della Scuola Normale di Pisa – Paola Ricciardi, Conservazione del patrimonio librario toscano – Maurizio Vivarelli, Servizi, cooperazione, attività di tutela nel sistema delle biblioteche toscane. I ‘NOMOI’ DELLA BIBLIOTECA TRA ITALIA E EUROPA: Giovanni Di Domenico, Problemi e prospettive della biblioteconomia in Italia – Isabelle Giannattasio, Problemi culturali e tecnici di gestione di un servizio di mediateca.
Indice del lessico e dei fenomeni biblioteconomici – Indice delle biblioteche – Indice dei nomi, a cura di Eleonora Azzini.
COLLANA ‘CATALOGHI E MOSTRE’
1. Lalla Romano. Pittura, disegni, autografi. Mostra a cura di Roberto Cardini, Patrizia La Porta, Antonio Ria (San Gimignano, Palazzo Pratellesi – 12 gennaio-10 marzo 1996), Firenze, Polistampa, 1996.
Sommario: Lalla Romano, Autopresentazione – Roberto Cardini-Patrizia La Porta-Antonio Ria, Introduzione alla Mostra – La Mostra – Catalogo delle opere esposte – Lalla Romano: cenni biografici.
2. Mario Luzi. Autografi, brogliacci, documenti. Mostra a cura di Roberto Cardini e Giancarlo Quiriconi (San Gimignano, Palazzo Pratellesi – 31 gennaio-31 marzo 1998), Firenze, Polistampa, 1998.
Sommario: Introduzione alla Mostra – La Mostra – Mario Luzi: cenni biografici – Catalogo della Mostra.
3. Gli umanisti e Agostino. Codici in mostra, a cura di Donatella Coppini e Mariangela Regoliosi (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana - 12 dicembre 2001 ~ 17 marzo 2002), Pagliai Polistampa, 2001 (pp. 334).
Il catalogo della Mostra di codici agostiniani, tenutasi presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze dal 12 dicembre 2001 al 31 maggio 2002, presenta 103 manoscritti con opere di sant’Agostino – sia di confezione antica che quattrocentesca – posseduti da umanisti, Coluccio Salutati, Niccolò Niccoli, Poggio Bracciolini, Cosimo de’ Medici, Lorenzo de’ Medici, Marsilio Ficino, da istituzioni di età umanistica, il Convento di San Marco e la Badia Fiesolana, da studiosi piccoli e grandi, da ecclesiastici e ricchi mercanti, possessori, questi ultimi, specialmente di volgarizzamenti. I saggi introduttivi e le singole schede mirano a delineare i passaggi da possessore a possessore, da biblioteca a biblioteca, le specifiche scelte e le peculiari modalità di lettura, gli interventi filologici sul testo e le postille di commento. L’insieme costituisce quindi una tappa importante della ricerca sulla trasmissione dei testi agostiniani e sul riuso del Padre della Chiesa nell’età dell’Umanesimo, che rappresenta uno dei vertici della sua fortuna e incidenza.
Sommario: Franca Arduini, Presentazione – Roberto Cardini, Introduzione – Abbreviazioni bibliografiche – Saggi: Cesare Vasoli, Agostino e la cultura umanistica toscana fra Trecento e Quattrocento – Elena Giannarelli, Fra filologia e storia della cultura: l’Agostino degli umanisti fiorentini – Angela Dillon Bussi, Come i miniatori onorarono Sant’Agostino (miniature nei codici agostiniani di biblioteche fiorentine) – Mariangela Regoliosi, Il Salutati lettore di Agostino – Antonio Manfredi, S. Agostino, Niccolò Niccoli e la Biblioteca di San Marco – Mariangela Regoliosi-Silvano Ferrone, Un costruttore di biblioteche: Cosimo de’ Medici – Donatella Coppini, Agostino, Lorenzo, i codici agostiniani di Lorenzo e dei suoi figli – Filippo Doveri, La tradizione dei volgarizzamenti agostiniani a Firenze – Schede: Coluccio Salutati - Niccolò Niccoli – Cosimo de’ Medici – I Medici dopo Cosimo – Provenienze diverse – Marsilio Ficino – Volgarizzamenti.
Tavole.
Indice dei manoscritti – Indice delle tavole – Indice delle opere di Sant’Agostino – Indice dei nomi, a cura di Filippo Doveri.
4. I cancellieri aretini della Repubblica di Firenze (Arezzo, Palazzo Comunale – 11 dicembre 2003-20 gennaio 2004), a cura di Roberto Cardini e Paolo Viti, Firenze, Pagliai Polistampa, 2003 (pp. XXI + 194).
Il catalogo della Mostra, tenutasi nel Palazzo del Comune di Arezzo dal 12 dicembre 2003 al 20 gennaio 2004, presenta per la prima volta una raccolta organica di documenti, di manoscritti e di stampe (di provenienza fiorentina o aretina) relativi ai quattro cancellieri fiorentini nati nell’area aretina, Leonardo Bruni, Carlo Marsuppini, Poggio Bracciolini e Benedetto Accolti. I saggi introduttivi e le ampie schede descrittive, oltre a mettere a fuoco anche con consistenti novità sia codicologiche che interpretative, le singole figure e il loro contesto storico-culturale, mostrano con evidenza la ininterrotta catena di eccellenti burocrati-umanisti che la città di Arezzo ‘offrì’ alla ‘dominante’ Firenze, e propongono così una importante rivisitazione dei rapporti tra centro e periferia nella costituzione dello Stato fiorentino e del suo Umanesimo.
Sommario: Luigi Lucherini, Presentazione – Roberto Cardini-Paolo Viti, Introduzione – Bibliografia – Eugenio Garin, I cancellieri umanisti della Repubblica fiorentina da Coluccio Salutati a Bartolomeo Scala (ristampa) – Vanna Arrighi, La cancelleria della Repubblica di Firenze – Catalogo. Leonardo Bruni: Paolo Viti, Leonardo Bruni – Schede. Carlo Marsuppini: Donatella Coppini-Raffaella Maria Zaccaria, Carlo Marsuppini – Schede. Poggio Bracciolini: Paolo Viti, Poggio Bracciolini – Schede. Benedetto Accolti: Lucia Bertolini-Roberto Cardini, Benedetto Accolti – Schede.
Tavole. Indice delle tavole – Indice dei manoscritti e degli incunaboli – Indice dei nomi, a cura di Stefano Cartei.
5. Petrarca e i Padri della Chiesa. Petrarca e Arezzo (Arezzo, Palazzo Comunale – 28 ottobre 2004-9 gennaio 2005), a cura di Roberto Cardini e Paolo Viti, Firenze, Pagliai Polistampa, 2004 (pp. 384).
Il catalogo della Mostra, inserita nel contesto delle Celebrazioni nazionali per il VII centenario della nascita di Francesco Petrarca e tenutasi ad Arezzo, nel Palazzo Comunale, dal 28 ottobre 2004 al 9 gennaio 2005, offre un doppio percorso: Petrarca e i Padri della Chiesa, Petrarca ed Arezzo, ma è nella sostanza un ‘omaggio’ alla patria aretina, posto che quasi tutti i materiali schedati provengono dalle biblioteche di Arezzo e quasi tutti vengono segnalati per la prima volta. Si presentano quindi codici e stampe di Padri della Chiesa che evidenziano i testi a cui il Petrarca fu particolarmente debitore nella sua formazione e nell’elaborazione di molte sue opere, sia latine che volgari, e nel contempo si registrano documenti e testi che illustrano i rapporti del grande poeta con la città natale e con predecessori (in particolare Geri d’Arezzo) e amici e discepoli di origine aretina, quali Dionigi da Borgo Sansepolcro, Donato Albanzani, Giovanni di Geri. Numerosi esemplari costituiscono delle assolute rarità: ad esempio una copia sconosciuta dell’edizione di san Gerolamo curata da Erasmo e violentemente censurata da fra' Niccolò da Viterbo.
Sommario: Luigi Lucherini, Presentazione – Gualtiero Bassetti, Presentazione – Roberto Cardini-Paolo Viti, Introduzione –Bibliografia
Petrarca e i Padri della Chiesa.
Elena Giannarelli-Valeria Novembri, Petrarca e i Padri – Francisco Rico, Il Petrarca e le lettere cristiane – Valeria Novembri, Ambrogio tra azione pastorale e missione politica – Elena Giannarelli, Agostino di Ippona o il problema dell’abbondanza – Valeria Novembri, Girolamo filologo e asceta – Elena Giannarelli, Gregorio Magno: il chiostro e la cattedra di Pietro – Roberto Cardini, Scampoli patristici e liturgici: 1) Frammenti gregoriani camaldolesi non utilizzati dagli editori; 2) Non un «breve testo musicale dedicato alla Vergine», ma un «Agnus Dei» e un «Kyrie», e per di più riusati; 3) L’ottavo modo di censurare Erasmo.
Petrarca e Arezzo.
Arezzo centro del Preumanesimo italiano: Roberto Weiss, Geri d’Arezzo (ristampa con aggiornamento bibliografico a cura di Roberto Cardini) – Paola Refice, Protoumanesimo pittorico aretino: L’Annunciazione di Andrea di Nerio.
Petrarca aretino: Roberto Cardini, Petrarca aretino – Antonio Bacci, Le origini aretine di Francesco Petrarca – Carla Maria Monti, Petrarca e la cerchia aretina.
Scolari aretini di Petrarca: Mariangela Regoliosi, Giovanni Aghinolfi – Mariangela Regoliosi, Giovanni di Matteo Fei.
Primi biografi aretini di Petrarca: Paolo Viti, Domenico Bandini – Paolo Viti, Leonardo Bruni.
Arezzo per il Petrarca: Alberto Fatucchi, Arezzo per il Petrarca nei secoli – Luca Berti, Festeggiamenti aretini per il Petrarca tra Otto e Novecento.
Biblioteche aretine: Franco Rossi, Il patrimonio documentario della Biblioteca Città di Arezzo: una risorsa per mantenere la memoria collettiva e l’identità culturale della comunità aretina – Natale Luciano Gabrielli, La biblioteca del Seminario Vescovile di Arezzo.
Catalogo.
Roberto Cardini-Paolo Viti, Premessa – Sigle e abbreviazioni – Elenco dei manoscritti e degli stampati esposti.
Petrarca e i Padri della Chiesa. Schede: Petrarca, Ambrogio, Agostino, Girolamo, Gregorio.
Petrarca e Arezzo. Schede: Attività notarile di ser Parenzo; Arezzo tra Due e Trecento; Preumanesimo aretino: Geri d’Arezzo; Amici e discepoli aretini di Petrarca (Dionigi da Borgo Sansepolcro, Donato degli Albanzani, Giovanni di Geri d’Arezzo); Primi biografi aretini di Petrarca (Domenico Bandini e Leonardo Bruni); Arezzo per il Petrarca. Retrospettiva delle celebrazioni tra Otto e Novecento.
Tavole
Indice delle Tavole – Indice dei manoscritti e degli incunaboli – Indice dei copisti, editori, tipografi, librai – Indice delle provenienze – Indice dei nomi di persona e di località, a cura di Andrea Piccardi, Sabrina Taddei, Paolo Tinti, Elisabetta Tortelli.
6. Leon Battista Alberti. La biblioteca di un umanista (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana – 8 ottobre 2005-7 gennaio 2006), a cura di Roberto Cardini, con la collaborazione di Lucia Bertolini e Mariangela Regoliosi, Firenze, Mandragora, 2005 (pp. 552).
Il catalogo della Mostra, inserita nel contesto delle Celebrazioni nazionali per il VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti e tenutasi a Firenze, presso la Biblioteca Medicea Laurenziana, dall’8 ottobre 2005 al 7 gennaio 2006, ricostruisce, attraverso una serie cospicua di saggi molto innovativi e 125 schede di manoscritti, il peculiare rapporto coi libri di un umanista originale ed unico come Leon Battista Alberti. Ai documenti fondamentali che di lui si conservano (tutte le lettere autografe, specialmente), fanno seguito i codici contenenti le opere da lui scritte, con particolare riguardo alle sillogi più importanti e note e a tutti gli esemplari che riportano correzioni ed interventi autografi, e quindi gli autori della sua biblioteca: i pochi codici della biblioteca ‘materiale’ sopravvissuti e copie coeve di moltissimi autori greci, latini, volgari, classici, cristiani, medievali, contemporanei, rappresentanti della biblioteca ‘reale’ dell’Alberti, poiché da lui sicuramente letti in quanto ‘riutilizzati’ nelle sue opere. Le schede registrano, autore per autore, le riprese testuali compiute dall’Alberti nei propri scritti, così come, per le opere albertiane, forniscono la puntuale valutazione filologica degli esemplari, e le ampie riproduzioni fotografiche donano un dossier completo degli autografi. In questo modo, per la prima volta, è ricostruito virtualmente lo ‘studiolo’ dell’autore e il ‘laboratorio’ della sua scrittura.
Sommario: Salvatore Italia, Luciano Scala, Edoardo Speranza, Mariella Zoppi, Franca Arduini, Presentazioni – Roberto Cardini, Introduzione – Roberto Cardini, Alberti e i libri – Paola Benigni, I documenti della biografia albertiana: ciò che sappiamo e ciò che resta da fare – Caterina Tristano, Il modello e la regola: teoria e pratiche di scrittura di Leon Battista Alberti – Donatella Coppini, Leon Battista Alberti si corregge. Il caso della Mosca Riccardiana – Lucia Bertolini, Primo (e provvisorio) elenco di copisti e possessori di codici contenenti opere albertiane – Michel Paoli, Les portraits de Leon Battista Alberti des XVe et XVIe siècles – Roberto Cardini, Alberti o della scrittura come mosaico – Mariangela Regoliosi, “Libri” ed “esperienza”: Alberti e le “litterae” – Lucia Bertolini, Per la biblioteca greca dell’Alberti – Mariangela Regoliosi, Per un catalogo degli “auctores” latini dell’Alberti – Stefano G. Casu, Strumenti artistici e della pratica architettonica nei trattati di Leon Battista Alberti – Andrea Cantile, Misura e rappresentazione urbana nelle opere di Leon Battista Alberti – Roberto Cardini, Cui dono poma centum? – Ida Mastrorosa, Alberti e il sapere scientifico antico: fra i meandri di una biblioteca interdisciplinare – Roberto Cardini, Alberti e l’astrologia – Sandro De Maria, Leon Battista Alberti e l’antiquaria dell’Umanesimo – Giovanni Rossi, Lo scaffale giuridico nella biblioteca di Leon Battista Alberti – Roberto Cardini, Lo scaffale elegiaco dell’Alberti. Properzio e la “rifondazione” albertiana dell’elegia.
Tavole: Autografi albertiani – Codici esposti.
La biblioteca dell’Alberti.
I. I documenti familiari: Premessa e schede. II. Il laboratorio della scrittura: Premessa e schede, III. I libri posseduti e letti. Premessa – Codici posseduti da Leon Battista Alberti – Autori greci – Autori latini – Vulgata e autori cristiani – Autori medievali e contemporanei.
Abbreviazioni bibliografiche.
Indice dei manoscritti e documenti d’archivio – Indice dei copisti – Indice dei possessori – Indice delle opere di Leon Battista Alberti – Indice delle tavole – Indice dei nomi e dei luoghi – Referenze fotografiche.
7. Coluccio Salutati e Firenze. Ideologia e formazione dello Stato (Firenze, Archivio di Stato, 9 dicembre 2008-14 marzo 2009), a cura di Roberto Cardini e Paolo Viti, Firenze, Edizioni Polistampa, 2008 (pp. XXII + 360).
Il percorso della mostra che questo catalogo giustifica e illustra segue, attraverso documenti (e schede relative di commento), alcune tappe particolarmente significative del cancellierato del Salutati, partendo dalle origini della famiglia in Valdinievole e centrando poi l’attenzione sulla struttura del governo di Firenze a cui Salutati afferisce, prima, nel 1374, come notaio delle Tratte e poi, dall’anno successivo, come cancelliere. Un governo che si è voluto presentare sia attraverso alcuni atti istituzionali fondanti, sia attraverso una limitata ma emblematica rassegna di un gruppo di famiglie che quel governo e quel reggimento esprimono, sia attraverso le tappe delle vicende politiche coeve, sia infine attraverso l’indicazione delle motivazioni ideologiche, culturali, politiche che ne furono alla base. I documenti esposti tentano, perciò, di spiegare anche i momenti cruciali della storia e della politica fiorentine negli anni del Salutati: il conflitto con la Chiesa, il Tumulto dei Ciompi, l’espansionismo in Toscana, la guerra con Milano. Inoltre si è voluto affidare a una ristretta esposizione di testimonianze artistiche il riflesso, anche spirituale, della città e dei luoghi da cui Salutati proviene, o in cui vive.
Sommario: Maurizio Fallace – Massimo Miglio – Ivano Paci – Giorgio Tori, Presentazione – Roberto Cardini – Paolo Viti, Introduzione. CATALOGO. Vanna Arrighi, La Valdinievole al tempo di Coluccio Salutati – Schede – Paola Benigni, I principali organi della direzione politica nell’età di Coluccio Salutati – Schede – Ilaria Marcelli, I protagonisti della lotta politica – Schede – Vanna Arrighi, La cancelleria fiorentina al tempo di Coluccio Salutati – Schede – Raffaella Maria Zaccaria, Coluccio Salutati cancelliere delle Tratte – Schede – Franek Sznura, La guerra tra Firenze e papa Gregorio XI – Schede – Laura De Angelis, I Ciompi – Schede – Lorenzo Tanzini, L’espansionismo in Toscana – Schede – Andrea Barlucchi, La guerra tra Firenze e Gian Galeazzo Visconti – Schede – Paolo Viti, La «Florentina libertas» e l’ideologia antitirannica – Schede – Nicoletta Baldini, Coluccio Salutati dalla Valdinievole a Firenze. Per un itinerario artistico – Schede.
Tavole – Abbreviazioni bibliografiche – Indice delle tavole – Indice dei documenti e delle opere d’arte.
MODERNI E ANTICHI
Sommario del primo numero (2003):
Roberto Cardini - Mariangela Regoliosi, Premessa.
– TEMA 1. La tradizione dei poeti contemporanei: Mario Luzi, Elezione di maestri; Alessandro Parronchi, La parola che dà certezza; Edoardo Sanguineti, I libri che ho letto.
– TEMA 2. Leon Battista Alberti: Roberto Cardini, Alberti oggi; Roberto Cardini, Paralipomeni all’Alberti umorista; Mariangela Regoliosi, Per l’edizione di tutte le opere di Leon Battista Alberti: index verborum, bibliografia e censimento. Il progetto del Centro di Studi sul Classicismo; Roberto Cardini, Le Intercenales di Leon Battista Alberti. Preliminari all’edizione critica; Roberto Cardini, Onomastica albertiana.
– ALTRI SAGGI. Salvatore I. Camporeale, Alle origini della ‘teologia umanistica’ del primo ’400. L’Encomion S. Thomae di Lorenzo Valla; Remo Bodei, Condorcet: la storia del futuro; Roberto Cardini, Leopardi o del «progresso» come nuovo Rinascimento.
– FILOLOGIA ED ERUDIZIONE. Mario Citroni, Raccolte di epigrammi umanistici – raccolte di epigrammi di Marziale: affinità tra vicende testuali premoderne. A proposito dell’edizione dell’Hermaphroditus a cura di Donatella Coppini; Donatella Coppini, Prosopopea del formaggio. Un’elegia comica del Panormita e il latino degli umanisti; Luisa Damonte, Il De sermone latino di Adriano Castellesi. Il montaggio di una storia della letteratura latina; Luigi Guerrini, Le imprese di un erudito. Curiosità scientifiche e filosofiche in un inedito carteggio del primo Settecento.
– RECENSIONI. Leon Battista Alberti umanista, «Civiltà mantovana», s. III, 29, 12-13, 1994 (Lucia Bertolini) – Mariangela Regoliosi, Nel cantiere del Valla. Elaborazione e montaggio delle Elegantie, Roma, Bulzoni, 1993 (Maria Aurelia Mastronardi) – Anna Maria Cabrini, Interpretazione e stile in Machiavelli. Il terzo libro delle Istorie, Roma, Bulzoni, 1990 (Emanuella Scarano) – Cesare Vasoli, Francesco Patrizi da Cherso, Roma, Bulzoni, 1989 (Maria Mucillo).
– CRONACHE. Centro di Studi sul Classicismo, 1993-1995: a cura di Maria Aurelia Mastronardi, Claudia Biagioli, Lucia Bertolini, Mariangela Regoliosi.
Indice dei manoscritti – Indice dei nomi, a cura di Gian Matteo Corrias.
Sommario del secondo-terzo numero (2004-2005):
- TEMA 1. La tradizione degli scrittori contemporanei: Vincenzo Consolo, Per una metrica della memoria; Luigi Malerba, Il mio laboratorio. Conversazioni con l’autore; Giuseppe Pontiggia (†), Amori, divorzi e furti nei rapporti con i classici; Antonio Tabucchi, Come ho percorso il Novecento.
– TEMA 2. Leon Battista Alberti: Mariangela Regoliosi, La filologia umanistica oggi: l’Edizione Nazionale dell’Alberti; Roberto Cardini, Un nuovo repertorio albertiano; Roberto Cardini, Alberti e i libri; Lucia Bertolini, Certame coronario: notizia di un testimone mal esplorato; Veronica Vestri, Antonio Bonciani copista dell’Alberti: note biografiche; Elisabetta Arfanotti, Un cultore dell’Alberti: Pietro Barozzi.
– TEMA 3. Leonardo Bruni: Paolo Viti, Le “novità” di Leonardo Bruni; Lucia Gualdo Rosa, L’umanesimo civile di Leonardo Bruni: revisionismo ‘made in U.S.A.’; Ernesto Berti, Leonardo Bruni traduttore; Gian Mario Anselmi, L’ideologia storiografica del Bruni; Anna Maria Cabrini, Arezzo e gli Aretini nelle Historiae di Leonardo Bruni.
– ALTRI SAGGI. Cesare Vasoli, Agostino nel Convivio e nella Monarchia; Jean-Louis Charlet, L’encyclopédisme latin humaniste: de la lexicographie à l’encyclopédie (XVe-début XVIe s.); Francesco Tateo, Giovanni Pontano fra grammatica e stile; Arnaldo Pizzorusso, Considerazioni su classique e classicisme; Massimo Colesanti, La leggenda di Boileau. Un “classique” fra rigorismo e libertà; Luigi Guerrini, Momenti della fortuna del pensiero di Malebrache in Italia fra XVII e XVIII secolo; Simona Selene Scatizzi, Il Laocoonte di Lessing nella poetica foscoliana: la lettera al Fabre e le Grazie; Roberto Busa, Memorie informatiche di un ottuagenario.
– FILOLOGIA ED ERUDIZIONE. Antonio La Penna, Preziosismo macabro. Un calco di Apuleio in Masuccio Salernitano?; Gian Matteo Corrias, La redazione primitiva delle Raudensiane note di Lorenzo Valla; Lorenzo Amato, Il manoscritto di dedica del De origine urbis Florentiae di Domenico di Giovanni da Corella; Giuditta Moly Feo, Educare il fanciullo. Una possibile nuova fonte per un promemoria düreriano; Gabriella Leggeri, Non varianti di edizione, ma edizioni varianti: nuove questioni su Lorenzo Torrentino, stampatore ducale in Firenze; Lucia Collavo, Fantasmi della storia. Il ritrovamento dell’esemplare de Le Vite vasariane del 1568 postillato da Vincenzo Scamozzi.
– RECENSIONI. Benozzo Gozzoli. Le Storie di Sant’Agostino a San Gimignano, a cura di Roberto Cardini, Anna Padoa Rizzo, Mariangela Regoliosi, Roma, Bulzoni, 2001 (Giorgio Bonsanti, Bruno Santi) – Anna Maria Cabrini, Un’idea di Firenze. Da Villani a Guicciardini, Roma, Bulzoni, 2001 (Jean-Jacques Marchand) – Gli umanisti e Agostino. Codici in mostra, a cura di Donatella Coppini e Mariangela Regoliosi, Pagliai Polistampa, 2001 (Rino Avesani, Mirella Ferrari) – Mario Pieri, Memorie, I, a cura di Roberta Masini, Roma, Bulzoni, 2003 (Angelo Fabrizi).
– CRONACHE. Centro di Studi sul Classicismo. Secondo Semestre 1995: a cura di Simona Selene Scatizzi.
Indice dei manoscritti, dei documenti d’archivio e delle stampe antiche – Indice dei nomi, a cura di Carlotta Burroni e Simona Selene Scatizzi.
COLLANA PRATO UMANISTICA
Questa collana rappresenta l’esordio di una nuova linea della ricerca del Centro di Studi sul Classicismo, quella più direttamente legata alla città che attualmente lo ospita, Prato. È stata creata la Libera cattedra pratese in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento, con l’intenzione di sviluppare tre direzioni di indagine: una prima riguardante la ricognizione della storia e della cultura di Prato nell’ambito umanistico-rinascimentale; una seconda che mira a recuperare e valorizzare personaggi pratesi, in quanto nati a Prato o connessi comunque con Prato; una terza vuole svolgere indagini su studiosi pratesi dell’Umanesimo e del Rinascimento a cominciare dal ’700.
1. Il primo volume riproduce il ciclo di conferenze che ha avuto luogo nel corso del 2007 e riguarda Prato nella storia e nella storiografia (Anna Maria Cabrini e Gian Mario Anselmi), e personaggi di Prato o vissuti a Prato immeritatamente poco noti (Elisabetta Tortelli: Giovanni Nesi; Veronica Vestri: Francesco Coppini).
Sommario: Roberto Cardini, Premessa – Anna Maria Cabrini, Prato e i Pratesi nella cronachistica e nella storiografia fiorentina del Tre-Quattrocento – Gian Mario Anselmi, Machiavelli storico e l’insurrezione di Prato – Veronica Vestri, Il pratese Francesco Coppini – Elisabetta Tortelli, Giovanni Nesi: un podestà di Prato tra l’Accademia del Ficino e il Convento del Savonarola a Prato – Appendice.
Indice dei manoscritto e dei documenti d’archivio – Indice dei nomi, a cura di Carlotta Burroni.
FUORI COLLANA
1. ROBERTO CARDINI, Taccuino di viaggio in India e altri inediti di Mario Luzi, Firenze, Polistampa, 1998 (pp. 56).
La presentazione della scoperta e quindi l’edizione e il commento di autografi inediti di Mario Luzi, specialmente il “Taccuino di viaggio in India”, termine di riferimento indispensabile per capire pagine centrali del poema Su fondamenti invisibili.
Sommario: Introduzione – Mario Luzi, Credo andasse matto per Londra –Mario Luzi, Taccuino di viaggio in India – Nota ai testi.
2. ROBERTO CARDINI-MARIANGELA REGOLIOSI, Dieci anni di attività del Centro di Studi sul Classicismo, Firenze, Edizioni Polistampa, 2003 (pp. 280).
Rendiconto e bilancio di dieci anni di attività del Centro di Studi sul Classicismo, dalla fondazione al 2003: obiettivi di fondo, itinerari e progetti, elenco analitico delle attività svolte e delle pubblicazioni realizzate.
Sommario: Premessa – Centro di Studi sul Classicismo 1992-2002. Prospettive generali – L’attività svolta. Primo quinquennio: 1993-1997 – L’attività svolta. Secondo quinquennio: 1998-2002 – Il Dottorato di ricerca in “Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento” – Le Pubblicazioni del Centro di Studi sul Classicismo – Progetti speciali del Centro di Studi sul Classicismo (Leon Battista Alberti. Per l’edizione di tutte le opere – Lorenzo Valla. Per l’edizione di tutte le opere – Sant’Agostino e l’Umanesimo – Celebrazioni per il VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti – Formazione nei Beni Librari: Scuola per catalogatori di manoscritti e stampati [SPEBLA]) – Censimento e catalogazione di carteggi autografi della Regione Toscana) – Centro di Studi sul Classicismo. Prospettive future.
Indice dei nomi, a cura di Elisabetta Tortelli.
3. ROBERTO CARDINI, Ortografia e consolazione in un corpus allestito da L.B. Alberti. Il codice Moreni 2 della Biblioteca Moreniana di Firenze, Firenze, Olschki, 2008 (pp. LXVIII + 174).
Il codice Moreni 2 è certamente uno dei gioielli della Biblioteca Moreniana di Firenze, ma un gioiello anche è tra i reperti albertiani a noi pervenuti. Contiene, di Leon Battista Alberti, il Theogenius, seguito dalla lettera dedicatoria a Leonello d’Este, da Naufragio (volgarizzamento dell’intercenale Naufragus) e dall’Epistola Consolatoria, tutti caratterizzati da interventi autografi di varia natura; inoltre, sulla prima carta membranacea, reca un breve testo adespoto con un Ordine delle lettere pella lingua toscana vergato integralmente dall’Alberti stesso, originalissima tavola dell’alfabeto corredata da ancor più originali segni ortofonici, ortografici e diacritici, del tutto affine all’Ordine delle lettere che, subito dopo il breve proemio, apre la albertiana Grammatica della lingua toscana. Rimasto sconosciuto agli studiosi dell’Alberti fino al XX secolo, è poi stato studiato e utilizzato in varie fasi, fino a condurre ai risultati sopraccennati. L’attuale descrizione, che accompagna la riproduzione integrale del prezioso testimone manoscritto (promossa dalla Provincia di Firenze in occasione delle Celebrazioni Nazionali per il VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti), puntigliosamente attenta a tutti i particolari paleografici e testuali, innova integralmente la conoscenza del codice e del suo contenuto. Una più precisa identificazione e correlazione delle filigrane e l’analisi del comportamento uniforme del copista principale (un altro copista interviene solo a vergare la lettera dedicatoria) inducono a vedere il manoscritto Moreniano non come un composito, ma come una unità organica, come tale voluta dallo stesso autore. A ciò si aggiunga, a dare coesione al manoscritto, l’ampio sistema di correzioni, varianti, aggiunte di mano dell’autore. Dell’eccezionale massa di questi interventi autoriali, finora genericamente o parzialmente segnalati, viene qui fornita per la prima volta una campionatura esaustiva, che identifica, distingue e registra correzioni, varianti redazionali, segni di interpunzione, segni diacritici. In particolare la repertoriazione dei segni diacritici, che fa straordinariamente corpo con le indicazioni fornite nella tabella autografa dell’Ordine delle lettere, induce a concludere – a differenza di quanto ipotizzato da molti – che tale tabella fosse stata posta dallo stesso Alberti all’inizio del codice Moreniano proprio come modello e promemoria per i copisti – secondo una metodologia che viene puntualmente ed inattesamente individuata anche in altri manoscritti di area albertiana. La distribuzione dei segni diacritici su vari codici di diverse opere collabora anche alla datazione della Grammatica, collocata sulla base di consistenti prove, in modo diverso dall’usuale, a dopo il 1437. Un ulteriore passo avanti conduce a scoprire l’unità non solo formale ma tematica del corpus: con ampia documentazione di fonti si dimostra che Theogenius, Naufragio ed Epistola sono tre opere consolatorie, sono anzi tutte le opere consolatorie che l’Alberti ha scritto in volgare prima dei Profugia, sicché è anzitutto per questo motivo che egli le ha riunite in un corpus unico e unitario, l’attuale Moreni 2.
Il volume consegna dunque, a parte la magnifica riproduzione, una serie di informazioni di alto livello sull’Alberti, che potranno essere utilizzate sia sul piano filologico, che ortografico-linguistico, che compositivo, che concettuale.
4. Tavola rotonda Manoscritto Palatino 556, Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, 1. Facsimile. 2. Trascrizione e commenti, a cura di Roberto Cardini, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2009 (pp. 334).
Il ms. Palatino 556, straordinario prodotto della cultura delle corti padane, porta la data del 20 luglio 1446; fu realizzato dal copista Zuliano degli Anzoli e dai suoi collaboratori. Si tratta di un’opera di grande fascino sia sotto il profilo letterario sia dal punto di vista artistico.
Quanto ai contenuti, il testo rielabora le storie connesse all’epopea arturiana, incentrate sulla ricerca del Santo Graal e sulle imprese dei cavalieri della Tavola Rotonda, intrecciate alle vicende amorose di Lancillotto e Ginevra e di Tristano e Isotta. La redazione in volgare dialettale è arricchita da un cospicuo apparato illustrativo costituito da 289 disegni, eseguiti quasi esclusivamente a penna, che commentano il racconto, visualizzandolo in sequenza narrativa a ogni pagina. La presenza di tali disegni, distribuiti su 171 carte, accresce l’importanza che il codice riveste nell’ambito dell’illustrazione dei romanzi arturiani.
Per la loro attribuzione sono state avanzate varie ipotesi che riguardano due esponenti della famiglia Bembo - Bonifacio, il più famoso tra i pittori della famiglia, e Ambrogio, noto come miniatore -, oltre allo stesso Zuliano degli Anzoli. Riguardo alla committenza, è stato possibile formulare delle ipotesi sulla base di alcune caratteristiche iconografiche del codice: così, la particolare attenzione posta nell’illustrazione della liturgia del Santo Graal ha suggerito un legame diretto con i Gonzaga, mentre la raffigurazione ricorrente del ghepardo con collare e guinzaglio ha indotto a ricercare il committente nella cerchia delle famiglie cremonesi o nel contesto della famiglia viscontea; motivi prevalentemente legati all’araldica e agli stretti rapporti con la corte milanese hanno invece fatto ipotizzare una committenza di ambito parmense, nella persona di Pier Maria Rossi (1413-1482), conte di Berceto e di Corniglio, marchese di San Secondo.
All’approfondimento delle problematiche legate ai diversi aspetti del codice è dedicato il volume di saggi, curato da Roberto Cardini, che accompagna l’edizione in facsimile della Tavola Ritonda. Il volume si apre con l’introduzione di Daniela Delcorno Branca sulla specificità del Palatino 556 nell’ambito della tradizione arturiana italiana; seguono l’imponente saggio linguistico di Lucia Bertolini sull’influenza esercitata nella redazione del codice dalla lingua del copista; lo studio storico-artistico condotto da Marzia Faietti sul complesso rapporto tra testo e immagine; l’accurata indagine iconografica di Annette Hoffmann sui rapporti del codice con l’illustrazione figurativa precedente e coeva, e sulle novità che esso presenta. L’analisi degli aspetti tecnici della scrittura, quali le tipologie degli inchiostri, le loro combinazioni e la dinamica delle varie fasi del disegno è invece affrontata da Piera Giovanna Tordella, cui fa seguito lo studio di Adriana Di Domenico sulla committenza. Completano il volume la descrizione codicologica del manoscritto e un’accurata trascrizione del testo.
L’Istituto della Enciclopedia Italiana offre al lettore la stampa tipografica – su carta di cotone a bordi intonsi con legatura manuale – della miniatura del manoscritto Palatino 556, carta 99r, che riproduce Lancillotto con la compagnia dei cavalieri erranti di fronte a Tristano e alla regina Isotta. La riproduzione della miniatura è accompagnata dalla composizione in piombo dei versi del V canto dell’Inferno di Dante che descrivono l’incontro del poeta con Paolo e Francesca e il loro innamoramento, propiziato dalla lettura di un romanzo cavalleresco nel quale era narrato l’amore tra Lancillotto e Ginevra.
Caratteristiche del facsimile
Riproduzione integrale in quadricromia del manoscritto Tavola Ritonda, conservato a Firenze presso la Biblioteca Nazionale Centrale, codice Palatino 556
242 pagine fustellate di formato mm 275x200
Piegatura e cucitura manuali; legatura in velluto di seta rosso, piatto anteriore con angolari esterni e placca centrale romboidale in ottone dorato con motivi floreali e lapislazzuli, piatto posteriore con angolari esterni in ottone dorato con motivi floreali; capitelli in cotone rosso e oro
Stampa del facsimile con retino stocastico su carta pergamenata Luxor delle cartiere Fedrigoni
Tiratura mondiale di 750 copie numerate a mano (10 esemplari non venali fuori numerazione)
Il facsimile è accompagnato da un volume di commentario, formato mm 275x200, pp. 352, rilegato in pelle di vitello conciato in fossa, con incisione in oro, capitelli in pelle.
L’opera è custodita in un prezioso cofanetto a marmotta interamente ricoperto in pelle di vacchetta conciata in fossa, con doppio scomparto per contenere i due volumi sovrapposti; interno rivestito in seta vendôme, piatto anteriore con imbottitura, riquadro e titoli in oro fino, l’impressione a secco centrale riproduce due cavalieri in battaglia.
5. LEON BATTISTA ALBERTI, Opere latine, a cura di Roberto Cardini, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2010 (Cento libri per Mille anni, collana diretta da W. Pedullà), (pp. XII + 1315).
È la prima raccolta organica di tutte le opere latine letterarie dell’Alberti (con la sola eccezione della Philodoxeos fabula), dopo la raccolta ottocentesca di Girolamo Mancini, preziosa ma parziale e metodologicamente superata. Si tratta di edizioni critiche filologicamente aggiornate, accompagnate da una sommaria valutazione della tradizione, dalla traduzione e da brevi annotazioni di commento. Del tutto particolare l’edizione critica delle Intercenales: preceduta da un inquadramento sull’origine, la struttura, i codici e le redazioni del corpus, che rinnova radicalmente le conoscenze, essa è basata sulla collazione e valutazione di tutti i testimoni ed è annotata testo per testo con un cospicuo ed innovativo commento linguistico, intertestuale e intratestuale.
Introducono la raccolta due premesse, che motivano le scelte editoriale e disegnano un quadro a tutto tondo dell’Alberti “umanista e scrittore”.
Sommario: Roberto Cardini, Introduzione – Roberto Cardini, Alberti scrittore e umanista – DE COMMODIS LITTERARUM ATQUE INCOMMODIS, testo e nota al testo a cura di Mariangela Regoliosi, traduzione a cura di Valeria Novembri – AMATOR, testo e nota al testo a cura di Roberto Cardini, con la collaborazione di Mariangela Regoliosi, traduzione e note a cura di M. Letizia Bracciali Magnini – VITA SANCTI POTITI, testo e nota al testo, traduzione e note a cura di Elena Giannarelli – INTERCENALES, edizione critica e commento a cura di Roberto Cardini, traduzione a cura di M. Letizia Bracciali Magnini: Le Intercenales di Leon Battista Alberti. Storia redazionale e ipotesi editoriali – Nota al testo – Abbreviazioni – Sigle dei testimoni. LIBER PRIMUS INTERCENALIUM: Prohemium ad Paulum Toscanellum – Scriptor – Pupillus – Religio – Virtus – Fatum et Fortuna – Patientia – Felicitas. LIBER SECUNDUS INTERCENALIUM: Prohemium ad Leonardum Arretinum – Oraculum – Parsimonia – Gallus – Vaticinium – Paupertas – Nummus – Pluto – Divitie. LIBER TERTIUS INTERCENALIUM: Picture – Flores – Discordia – Hostis – Lapides – Hedera – Suspitio. LIBER QUARTUS INTERCENALIUM: Prohemium ad Poggium – Somnium – Corolle – Cynicus – Fama – Erumna – Servus. LIBER SEPTIMUS INTERCENALIUM: Prohemium – Maritus – Uxoria. LIBER OCTAVUS INTERCENALIUM: Prohemium – Fatum et pater infelix – Convelata. LIBER NONUS INTERCENALIUM: Naufragus. LIBER DECIMUS INTERCENALIUM: Prohemium – Argumenta libri decimi – Bubo – Nebule – Pervicacia – Templum – Lacus – Lupus – Aranea. LIBER UNDECIMUS INTERCENALIUM: Vidua – Amores. APPENDICE I: Defunctus – Anuli. APPENDICE II: Simie – Opinio. DE IURE, edizione di Maila Banchi, nota al testo di Maila Banchi (con la collaborazione di Donatella Coppini), traduzione e note di Donatella Coppini – PONTIFEX, testo e nota al testo, traduzione e note a cura di Andrea Piccardi – APOLOGI CENTUM, testo e nota al testo a cura di Roberto Cardini, con la collaborazione di Mariangela Regoliosi, traduzione a cura di Valeria Novembri – CANIS, testo e nota al testo a cura di Mariangela Regoliosi, traduzione e note a cura di M. Letizia Bracciali Magnini – AUTOBIOGRAFIA, testo e nota al testo a cura di Roberto Cardini, con la collaborazione di Mariangela Regoliosi, traduzione e note a cura di M. Letizia Bracciali Magnini – MUSCA, testo a cura di Donatella Coppini, nota al testo di M. Letizia Bracciali Magnini e Donatella Coppini, traduzione e note a cura di M. Letizia Bracciali Magnini – MOMUS, testo, traduzione e note, nota al testo a cura di M. Letizia Bracciali Magnini – PORCARIA CONIURATIO, testo e nota al testo a cura di Mariangela Regoliosi, traduzione e note a cura di Elena Giannarelli – TRIVIA SENATORIA, testo, nota al testo e traduzione a cura di Stefano Cartei – PSALMI PRECATIONUM, testo, nota al testo e traduzione di Donatella Coppini.
6. Gli antichi e i moderni. Studi in onore di Roberto Cardini, a cura di Lucia Bertolini e Donatella Coppini, Firenze, Polistamapa, 2010, 3 tomi (pp. LVIII + 1536).
Il libro in tre tomi, dedicato a Roberto Cardini dal Centro di Studi sul Classicismo in occasione del suo settantesimo compleanno, ruota intorno al tema che è al fondo di tutte le ricerche del destinatario: il dialogo tra classicità e modernità, a vari livelli e in ambiti diversificati. Dalla trasmissione dei testi antichi al loro riuso nel ‘mosaico’ di scritti, autori, epoche ‘altre’; dal trasmigrare di idee, costumi, modelli al costituirsi di nuove realtà che originano dalla fruizione del passato; dalle vicende di personaggi o periodi singolarmente connotati per il loro rapporto col ‘classico’ al formarsi di diversi ‘classicismi’. I contributi riguardano quindi argomenti connessi direttamente o indirettamente al tema di fondo: i momenti ‘canonici’ della categoria di ‘classicismo’e del rilancio di idee fondative della classicità (il tardo Medioevo, l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Neoclassicismo), tanto in via teorica o metodologica, quanto in rapporto con i testi; modelli ed esempi di intertestualità (di origine comunque ‘classica’); aspetti del rapporto tradizione/innovazione in ambito storico-culturale; problematiche delle discipline funzionali a questo tipo di ricerca; modelli e metodi della peculiare filologia applicata ai testi della moderna letteratura.
Hanno contribuito alla raccolta di studi sia quanti, giovani e meno giovani, in modo continuativo o comunque intenso, hanno partecipato e partecipano alla grande avventura del Centro di Studi sul Classicismo, sia quanti hanno condiviso a vario titolo il lungo e multiforme cammino di ricerca di Roberto Cardini: persone che, come lui, pur da diverse provenienze e direzioni di ricerca, e anche attraverso il Dottorato in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento, lavorano alla ricostruzione storica e concettuale dei luoghi e dei tempi in cui il dialogo antico-moderno si è realizzato.
Ne è risultata un’opera organica, che, pensata per Roberto Cardini, si pone anche come tappa della riflessione storiografica sulle radici del mondo moderno, sul senso e sul peso della tradizione, sul rapporto tra eredità e progresso.
Sommario: Tabula gratulatoria – Lucia Bertolini – Donatella Coppini, Premessa – Alberto Martelli, Bibliografia degli scritti di Roberto Cardini – Rosanna Alhaique Pettinelli, Publio Fausto Andrelini: un umanista in Francia tra Quattrocento e Cinquecento – Gian Mario Anselmi, Tasso, i classici e l’umanesimo padano – Maila Banchi, Arte combinatoria nel De iure di Leon Battista Alberti – Lucia Battaglia Ricci, La Bibbia nelle opere di Giovanni Boccaccio: un contributo agli studi – Paola Benigni, Benedetto di Nerozzo Alberti tra mito e realtà – Ernesto Berti, Editoria ed originali. Un codice della versione di Leonardo Bruni del Fedone di Platone nella bottega di Vespasiano da Bisticci – Lucia Bertolini, Ancora su Alberti e Filarete: per la fortuna del De pictura volgare – Arnaldo Bruni, Ariosto in Shakespeare: qualche ipotesi – Anna Maria Cabrini, Moderno e antico nel terzo libro del Cortegiano: gli esempi (III 19-52) – Umberto Carpi, Ragioni anticattoliche del Carducci giambico – Stefano Carrai, Boccaccio, i volgarizzamenti e l’invenzione dell’elegia volgare – Jean-Louis Charlet, La strophe alcaïque chez Marulle – Carmen Codoñer, Coluccio Salutati y la interpretación de los clásicos – Carlo Consani, Repertorio e scelte linguistiche nel continuum lingua-dialetto: a proposito di un testo pisano poco noto del 1700 – Donatella Coppini, La raccoltina De poematis di Antonio Panormita – Giuliana Crevatin, La nobiltà di Landolfo Colonna – Vincenzo De Caprio, Il nostos di Ulisse nei Poemi conviviali – Paolo Desideri, Biondo e gli antichi nell’Italia illustrata – Maria Luisa Doglio, Una lettera inedita di Enrico Caterino Davila del 1621 – Anna Dolfi, «Le temps pressé» e «le vouloir écrire» del Tristano di Antonio Tabucchi – Graziella Federici Vescovini, La piramide visiva nelle “Questioni di prospettiva” di Biagio Pelacani da Parma – Francesca Fedi, Sigismondo Chigi, principe ‘ami des hommes’ – Michele Feo, L’Elogio del copista di Gerson – Perrine Galand, Jean Second émule des poètes néo-latins italiens dans les Basia – Alfonso Ingegno, Mito, simbolo, mistica. Un episodio di rimitizzazione nella Firenze del ’400 – Piero Innocenti, Mario Luzi e i Cento amici del libro – Antonio La Penna, Alla ricerca di Androdo – Pierre Laurens – Florence Vuilleumier-Laurens, Scriptura monumentalis: le détournement du modèle antique – Antonio Manfredi, Schede per il Vat. Lat. 1793 – Jean-Claude Margolin, Érasme, éditeur de saint Jérôme – Alberto Martelli, «Claudica el piede». Osservazioni sulla prosodia dell’Alberti – Massimo Miglio, Microstorie in versi, prose e qualche immagine: Rosa Bathurst e Bonnard – María de las Nieves Muñiz Muñiz, La Declamatio Lucretie di Coluccio Salutati e la sua traduzione castigliana – Paolo Orvieto, Per una nuova interpretazione delle Stanze di Poliziano – Giuseppe Pansini, La Pratica Segreta nello stato assoluto mediceo – Emilio Pasquini, Tessere per la storia della Disputatio Aquae et Vini – Leandro Perini, Il segreto degli umanisti: dall’età di Petrarca a quella di Machiavelli – Enrico Peruzzi, Keplero lettore del Timeo: anima del mondo e cosmologia eliocentrica – Andrea Piccardi, L’Oratio ad papam Eugenium quartum di Lorenzo Valla – Théa Picquet, Giovambattista Busini, témoin de son temps – Stefano Pittaluga, Cavalleria, facezia e commedia fra Medioevo e Umanesimo – Mariangela Regoliosi, Cupidus docendi iuniores: il programma culturale di Lorenzo Valla – Francisco Rico, Boccaccio e Petrarca: de vallibus clausis, montibus, silvis et fluminibus – Gino Ruozzi, Il piacere della chiarezza e della brevità negli scritti di Giuseppe Pontiggia – Simona Selene Scatizzi, Dittico sulla fortuna del Laocoonte di Lessing – Giovanni Solimine, Bibliografia, Biblioteconomia e studi letterari: distinzioni e contaminazioni tra saperi diversi – Francesco Tateo, Benedetto Croce e la tradizione del Rinascimento – Antonia Tissoni Benvenuti, La ricezione delle Silvae di Stazio e la poesia all’improvviso nel Rinascimento – Natascia Tonelli, La colta malinconia di Jacopo Ortis – Elisabetta Tortelli, Per il Canzoniere di Giovanni Nesi – Luigi Trenti, ‘Particelle’ albertiane – Ginette Vagenheim, «Macchia, buco di tarlo e stemma»: per la ricostruzione della biblioteca di Orso Orsini, duca d’Ascoli, attraverso alcuni incunaboli delle Historiae Romanae di Tito Livio – Mariàngela Vilallonga, Algunas observaciones sobre el género historiográfico en el humanismo catalán – Claudia Villa, Libri e lettori in Valdelsa e in Valdarno – Paolo Viti, Alessandro Perosa e Angelo Poliziano (con due inediti) – Raffaella Maria Zaccaria, Testimonianze su Angelo Poliziano.
Indice dei manoscritti e dei documenti d’archivio – Indice dei nomi e dei luoghi, a cura di Carlotta Burroni.
Fino al 2005, la rivista «Moderni e Antichi» è stata pubblicata dall’Editore Pagliai (via Livorno, 8 – Firenze), mentre le collane ‘Humanistica’, ‘Biblioteca Neoclassica’, ‘La città futura’ le ha pubblicate l’Editore Bulzoni (via dei Liburni, 14 – Roma).
Dal 2006 tutte le pubblicazioni del Centro di Studi sul Classicismo (le collane ‘Humanistica’, ‘Biblioteca Neoclassica’, ‘La città futura’, ‘Cataloghi e mostre’, ‘Prato umanistica’ e la rivista «Moderni e Antichi») vengono pubblicate dall’Editore Pagliai. Presso l’Editore Pagliai vengono anche pubblicate le Edizioni Nazionali Leon Battista Alberti e Lorenzo Valla.
Le pubblicazioni della Scuola di Dottorato in Civiltà dell'Umanesimo e del Rinascimento escono presso la Bononia University Press di Bologna, grazie a un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.