Fondato nel 1992, ha avuto sede dal 1993 al 2002 a San Gimignano, dal 2002 al 2006 ad Arezzo, dal 2006 a Prato. Associazione con personalità giuridica riconosciuta dallo Stato. È nella Tabella Ministeriale dal 2002. Sede dell’Edizione Nazionale delle opere di Leon Battista Alberti e dell’Edizione Nazionale delle opere di Lorenzo Valla, di Celebrazioni nazionali (di Leon Battista Alberti, Lorenzo Valla, Coluccio Salutati), della Scuola internazionale di Dottorato in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento. Collabora con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali in progetti di catalogazione di beni librari.

Il Centro di Studi sul Classicismo ritiene che funzione primaria di un’istituzione culturale sia quella di conservare ma soprattutto produrre cultura: sia affrontando, con progetti di ricerca, temi che incidano in modo continuativo ed innovativo nella società, sia educando giovani generazioni ad un sapere competente, aggiornato, critico. Per questo, da sempre, il Centro prevede un’attività di ricerca intrecciata ad un forte impegno formativo. E ciò è tanto più rilevante nell’attuale gravissima crisi della ricerca universitaria e post-universitaria, italiana ed europea, per cui il Centro di Studi sul Classicismo si offre realmente come un luogo di formazione e qualificazione professionale per giovani studiosi italiani e stranieri.

Le tematiche sono varie, ma unico il denominatore comune: la ricerca delle radici umanistiche dell’Europa.
Da sempre il Centro di Studi sul Classicismo, insieme con la Scuola internazionale del Dottorato in Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento e con le due Commissioni per le Edizioni nazionali delle opere di Leon Battista Alberti e di Lorenzo Valla, ha orientato le proprie iniziative a indagare il percorso della tradizione classica attraverso la storia e la cultura europee, tradizione che, unita a quella cristiana ed araba, ha costituito l’“anima” dell’Europa dal Medio Evo in poi. La linea principale di questa ricerca riguarda lo studio di una delle forme più significative di “classicismo”, l’Umanesimo-Rinascimento, individuato fin dal Preambolo della Costituzione europea come la “radice” dell’Europa attuale. È giusto che proprio noi italiani valorizziamo queste “radici”, ben coscienti come siamo che è soprattutto con l’Umanesimo-Rinascimento che l’Italia è stata “maestra” dell’Europa, sia a livello artistico che letterario che filosofico, e che queste “radici” hanno prodotto frutti permanenti anche nell’oggi.
Alle “radici umanistiche dell’Europa” il Centro di Studi sul Classicismo – unico nel panorama italiano – ha dedicato e dedica iniziative di grande rilievo, che mettono in luce fenomeni, fatti, personaggi, ciascuno a suo modo fondamentale nella formazione del patrimonio comune europeo attraverso i secoli.
Una ricerca privilegiata è indirizzata ad autori di punta della riforma umanistica, come Coluccio Salutati, Leon Battista Alberti e Lorenzo Valla, per far emergere, dal concreto di queste situazioni esemplari, la specifica qualità del rinnovamento letterario, poetico, linguistico, pedagogico, filosofico, religioso, storico, politico, giuridico che tali personaggi realizzarono, sulla scorta di rinnovate letture classiche e di ritrovate concezioni dell’uomo, e che, insieme con altri autori, diffusero nella civiltà europea.
Si tratta di una ricerca di alto livello, tecnicamente agguerrita. Ma non erudita in senso angusto, né fine a se stessa. Le tematiche stesse implicano una forte attenzione storica e culturale in senso ampio: dai classici e dagli umanisti viene anche al nostro mondo una lezione di civiltà, di spirito critico, di apertura al dialogo autentico e alla tolleranza, lezione ancora singolarmente attuale a fronte di forme ricorrenti di intolleranza, dogmatismo, integralismo. Come spesso avviene, soprattutto in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, è dal passato, autenticamente indagato, che provengono stimoli ed aiuti a crescere secondo criteri di valore e non secondo angusti interessi. Anche in un mondo fortemente tecnicizzato e impegnato in imprese economiche può essere dunque importante trovare un luogo di riferimento che fornisca strumenti culturali ed etici per la formazione di una società migliore.
L’attività di ricerca e di alta formazione si realizza in convegni, seminari, mostre, pubblicazioni, progetti di catalogazione di beni librari (manoscritti e stampati). Tutte le iniziative coinvolgono decine di giovani laureati.
Copiose ed articolate le pubblicazioni specialistiche: cinque Collane (“Humanistica”, “Biblioteca neoclassica”, “La città futura”, “Cataloghi e mostre”, “Prato umanistica”) e una rivista (“Moderni e Antichi. Quaderni del Centro di Studi sul Classicismo”).